(b.g./g.s.) – Prosegue facendo lo slalom tra le difficoltà del periodo in Medio Oriente (pandemia, guerra, disagio sociale, crisi politiche ed economiche) l’attività del Terra Sancta Organ Festival, portata avanti con tenacia dal direttore fra Riccardo Ceriani per conto della Custodia di Terra Santa. L’ultima iniziativa realizzata in ordine di tempo è stata la Settimana organistica libanese, promossa nell’aprile scorso a Beirut e dintorni in collaborazione con la scuola di musica dell’Università Notre Dame.
È di maggio un altro piccolo motivo di soddisfazione: il debutto sulle piattaforme digitali che consentono l’ascolto ed acquisto di brani musicali. Da qualche settimana, su oltre 200 di queste piattaforme è disponibile anche il cd del Terra Sancta Organ Festival pubblicato nel 2018 dalle Edizioni Terra Santa e fin qui acquistabile nel loro sito di commercio elettronico. Tra le piattaforme musicali più importanti ove sono disponibili i brani ci limitiamo a menzionare Spotify, Amazon Music, Apple Music e Deezer.
Distribuita in questa versione da iMusician, la raccolta comprende quindici brani, di compositori come Bach, Debussy, Mendelssohn e altri, registrati nei concerti organistici dal vivo in diversi Paesi del Medio Oriente. Appuntamenti musicali che si svolgono per lo più nelle chiese e nei santuari custoditi dai francescani della Custodia di Terra Santa e che hanno come protagonisti alcuni tra i più noti organisti a livello internazionale, accanto a giovani talenti già affermati. Una particolarità del prodotto sono le piccole interferenze sonore (come il canto del muezzin a Betlemme o le campane della basilica di Nazaret) che si rilevano in alcune esecuzioni: risultano significative perché consentono di collocare i concerti direttamente nel luogo di esecuzione.
Il Terra Sancta Organ Festival – che dispone ormai anche di un canale YouTube ben fornito – è nato nel 2014 e la prima edizione prevedeva 12 concerti in Israele, Palestina e Grecia (sull’isola di Rodi). Già dalla stagione musicale successiva il festival si è esteso in Giordania, Libano, Siria e Cipro riproponendosi anno dopo anno.
Grazie al Festival, il suono degli organi, altrimenti riservato ad accompagnare le funzioni religiose, è un’esperienza alla quale tutti possono accedere e i concerti diventano un’occasione di incontro tra cristiani, ebrei e musulmani, amanti della musica. Il Festival è sostenuto da varie ambasciate e istituti di cultura. Un contributo organizzativo importante è dato dal Commissariato di Terra Santa degli Stati Uniti, che ha sede a Washington D.C.
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Clicca qui per un servizio video del Christian Media Center dedicato alla recente Settimana organistica libanese.