(g.s.) – Mentre nella basilica del Santo Sepolcro, a Gerusalemme, era in corso il solenne insediamento del nuovo patriarca latino di Gerusalemme, mons. Pierbattista Pizzaballa, poco lontano qualcuno appiccava il fuoco alle panche della chiesa dell’Agonia, nel Getsemani (ai piedi del Monte degli Ulivi).
È successo nel primo pomeriggio di quest’oggi, 4 dicembre 2020, nei quartieri orientali della Città santa. Allertati dai responsabili del santuario retto dai francescani della Custodia di Terra Santa, sono subito intervenuti i vigili del fuoco e gli agenti della polizia israeliana, che hanno fermato un uomo sulla cinquantina che avrebbe cosparso le panche di liquido infiammabile per poi dargli fuoco (un breve video dei danni nella nostra pagina Twitter). Secondo The Times of Israel, si tratterebbe di un ebreo che risiede a Gilo, uno dei quartieri costruiti negli ultimi anni nei Territori palestinesi tra Gerusalemme e Betlemme.
Lo stesso quotidiano cita generiche fonti degli inquirenti secondo le quali il presunto colpevole sarebbe un criminale con precedenti per altri incendi dolosi. Nessuna particolare matrice ideologica avrebbe dunque motivato il suo gesto, stando ai primi accertamenti.
Gli attacchi incendiari o i vandalismi ai danni delle chiese non sono comunque una novità in Terra Santa. Ricordiamo tra gli altri il grave incendio al santuario della Moltiplicazione dei pani, a Tabgha, nel giugno 2015, e quello alla trappa di Latrun, nel 2012.
Come gesto di riparazione per l’oltraggio alla chiesa, domenica mattina 6 dicembre alle 10.00 nella basilica dell’Agonia il patriarca latino mons. Pierbattista Pizzaballa presiederà una messa insieme con padre Francesco Patton, custode di Terra Santa.
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