Storie, attualità e archeologia dal Medio Oriente e dal mondo della Bibbia

Istanbul sede vacante dopo la morte del vescovo

Terrasanta.net
24 dicembre 2020
email whatsapp whatsapp facebook twitter versione stampabile
Istanbul sede vacante dopo la morte del vescovo
Il compianto mons. Rubén Tierrablanca Gonzalez.

Il vicario apostolico di Istanbul, mons. Rubén Tierrablanca Gonzalez (68 anni), è stato stroncato dal Covid-19 il 22 dicembre. Monsignor Piretto amministrerà il vicariato fino alla nomina del successore.


(g.s.) – Papa Francesco ha nominato quest’oggi l’amministratore apostolico del vicariato di Istanbul (Turchia) dopo la morte di mons. Rubén Tierrablanca Gonzalez (68 anni), stroncato dal Covid-19 il 22 dicembre. Fino alla nomina del successore la sede vacante sarà amministrata da mons. Lorenzo Piretto, domenicano 78enne e arcivescovo emerito di Izmir (Smirne).

Monsignor Rubén Tierrablanca è tra i tanti religiosi e uomini di Chiesa stroncati quest’anno dal coronavirus Sars-Cov2, che non gli ha dato scampo, dopo una ventina di giorni di ricovero in terapia intensiva. Nato a Cortazar, cittadina del Messico centrale situata a nord ovest della capitale, era entrato nell’Ordine dei Frati Minori all’inizio degli anni Settanta. Prete dal 1978, aveva ricoperto vari incarichi prima in Messico e poi a Roma, sia presso la Pontificia Università Antonianum, sia nella curia generalizia dell’Ordine. Nel 2003 era stato inviato ad Istanbul come superiore della fraternità internazionale per il dialogo ecumenico e interreligioso in Turchia, e parroco a Santa Maria Draperis (i primi francescani si stabilirono in Turchia già nel 1235).

Proprio in quella sua veste commentò per i lettori di Terrasanta.net l’imminente viaggio in Turchia di papa Benedetto XVI nel 2006.

Fra Rubén si era da poco trasferito con due confratelli nella fraternità di Izmir – sotto la giurisdizione della curia generalizia dell’Ordine francescano – quando, il 16 aprile 2016, sopraggiunse la nomina a vicario apostolico di Istanbul, decisa da papa Francesco, e la conseguente consacrazione episcopale.

«Il nostro sogno a Smirne – ci aveva confidato poco prima – è di creare un rapporto con persone di buona volontà che desiderino condividere e approfondire i valori culturali che stanno alla base di una convivenza pacifica. Papa Francesco ha chiesto di rinnovare la Chiesa “in uscita” e la nostra proposta di dialogo vuole concretizzare nella vita quotidiana questo “segno dei tempi”. In un ambiente multireligioso e multiculturale abbiamo la possibilità, o meglio la grazia, di offrire un servizio ad ogni persona, al di là del credo che professa e della cultura di appartenenza. Siamo convinti che lo Spirito del Signore si manifesti in ogni essere umano e vogliamo trovarlo in un dialogo con tutti». Un sogno che di sicuro avrà trovato eco anche nel ministero episcopale di mons. Rubén nel vicariato apostolico della capitale turca.

La voce di un silenzio sottile
Johannes Maria Schwarz

La voce di un silenzio sottile

Un cercatore di Dio racconta
Il giardino segreto
Roberta Russo

Il giardino segreto

L’Albero del Natale e gli altri simboli della tradizione
David Maria Turoldo
Mario Lancisi

David Maria Turoldo

Vita di un poeta ribelle