Aprile 2020
Zuppe, pecore e balene di Marco Tibaldi
I migranti nel Golfo Persico ai tempi del coronavirus
Nelle petro-monarchie arabe spaventate dal Covid-19 i lavoratori stranieri, privi di garanzie, vengono ostracizzati e considerati untori. La sorte di una manodopera usa e getta.
Sauditi ed emiratini, le sorprese della pandemia
Nel Regno dei Saud, dove il virus si diffonde anche tra l'élite al potere, e negli Emirati degli al-Nahyan, alcune manovre determinate dalla risposta al Covid-19 paiono rivoluzionarie.
Stefano Tiozzo e il suo ultimo libro
Alla ricerca di un nuovo habitat
Come esperto di ecologia integrale, fra Buffon ci invita a riscoprire il valore dello «stare», dell’abitare in un ecosistema locale, in tempi eccezionali come questi. Ma ciò è possibile a condizione di rimettere al centro ogni realtà periferica, abbracciando le comunità più marginali del mondo.
«Racconta che la morte è vinta, per sempre!»
Dalla basilica del Santo Sepolcro il Messaggio di Pasqua di frate Francesco Patton, Custode di Terra Santa: «Racconta che la morte è vinta, per sempre!»
Francesco e i Protomartiri francescani davanti alla malattia
Considerare come san Francesco d’Assisi e i Protomartiri francescani hanno affrontato la malattia può offrire elementi per l’oggi, non solo come una sfida da superare, ma anche un’occasione da cogliere. La riflessione di uno studioso di Storia del francescanesimo
Israele verso un nuovo governo e annessioni in Cisgiordania
La capriola politica che porta gli ex avversari Natanyahu e Gantz a formare un nuovo governo israeliano apre anche la strada a nuove annessioni di Territori palestinesi. Con il benestare della Casa Bianca.
I lavoratori palestinesi senza difese davanti al Covid-19
Molti palestinesi dipendono per il loro lavoro dall’economia israeliana, frenata dalla pandemia, e non usufruiscono di ammortizzatori sociali. Con il turismo azzerato, la fragile economia palestinese rischia di lasciare in miseria la maggior parte delle famiglie.
Pesach al tempo del distanziamento sociale
La Pasqua che inizia al tramonto dell’8 aprile, nel pieno dell’emergenza coronavirus, è la festa più importante del calendario ebraico. Nella reclusione forzata sarà un’occasione per riscoprire il significato dei gesti.