(g.s.) – Decine di migliaia di palestinesi hanno manifestato l’11 febbraio scorso a Ramallah (Cisgiordania) per rigettare il Piano dell’amministrazione Trump per la Terra Santa, presentato il 28 gennaio alla Casa Bianca, ed esprimere appoggio al loro presidente.
L’«accordo del secolo», come ama definirlo il presidente americano, è in realtà solamente un accordo a due: Israele e Stati Uniti. I palestinesi lo rigettano risolutamente perché non vedono accolte le loro istanze e aspirazioni di carattere umanitario e politico, ottenendo solo un piccolo Stato a sovranità limitata e la promessa di una prosperità che dovrebbe sbocciare da una pioggia di miliardi nel giro di un decennio.
Il netto rifiuto è stato reiterato lo stesso 11 febbraio dal presidente Abbas, in un discorso pronunciato a New York davanti al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. L’intervento all’Onu è solo una delle tante iniziative diplomatiche che i dirigenti palestinesi hanno adottato per illustrare e ribadire il loro punto di vista alla comunità internazionale.