Cominciamo da una buona notizia, di cui abbiamo dato conto anche nel numero di luglio-agosto 2019 della rivista: l’agenzia delle Nazioni Unite per la cultura (Unesco) non considera più la basilica della Natività, a Betlemme, come un sito patrimonio dell’Umanità in pericolo. Merito dei restauri degli ultimi anni, iniziati nel 2013 e terminati qualche mese fa. Ma per una notizia buona, a proposito di patrimonio culturale a rischio, ce ne sono molte altre meno buone, se non cattive. Specie in Medio Oriente, dove le guerre (soprattutto in Siria e Iraq), stanno lasciando ferite mortali anche nel patrimonio culturale e in definitiva in ciò che costituisce l’identità dei popoli che abitano quelle terre. E dove non bastano le guerre guerreggiate, ci pensano quelle ideologiche. In questo dossier non abbiamo la pretesa di esaurire l’argomento, ma solo di proporre alcuni spunti di riflessione su un tema che è oggi più che mai cruciale: quello di imparare a considerare i beni culturali, cioè la memoria di ciò che ha prodotto quello che siamo, non come una spada da brandire, ma come un patrimonio da condividere, da custodire e salvaguardare; uno strumento di dialogo per edificare un’umanità più aperta e solidale.
(Questo testo introduce il Dossier pubblicato nelle 16 pagine centrali di Terrasanta su carta)
Terrasanta 1/2020
Il sommario dei temi toccati nel numero di gennaio-febbraio 2020 di Terrasanta su carta. Con un dossier dedicato alle minacce e ai danni al patrimonio archeologico e artistico in Medio Oriente. Buona lettura!
I martiri di Marrakech
Il 16 gennaio 2020 ricorre l’ottavo centenario dei Protomartiri francescani, i primi frati, tutti umbri, che trovarono la morte in Marocco. Un episodio, a lungo dimenticato, che sta all’origine della vocazione francescana di Antonio da Padova e che divenne modello da imitare anche per Chiara d'Assisi.
Il mondo perduto del sommacco
Il sommacco è una di quelle spezie che costituiscono gli stessi pilastri dell’immaginario in Medio Oriente. Un tempo era molto presente anche nella nostra cucina mediterranea. Com'è che l'abbiamo emarginato?