(g.s.) – Giovedì 30 gennaio il ministro israeliano della Sanità, Yaakov Litzman, ha annunciato il blocco di tutti i voli in arrivo dalla Cina fino a nuovo ordine, come misura precauzionale per contrastare il diffondersi del coronavirus. Le autorità sanitarie hanno anche disposto di sottoporre a quarantena per due settimane tutti i connazionali che si sono recati in questi giorni nel grande Paese asiatico. L’allarme per il nuovo ceppo di polmonite è scattato il 31 dicembre 2019, quando le autorità cinesi hanno informato l’Organizzazione mondiale della sanità di un’epidemia in corso nella città di Wuhan.
A fine gennaio 2020 i casi di infezione da virus 2019-nCoV (o Covid-19) in tutto il mondo sono stati circa 10 mila, veicolati da turisti o viaggiatori per motivi professionali. Oltre 200 i decessi, tutti in Cina. Secondo le autorità competenti, nessun caso conclamato di contagio, alla data del 31 gennaio, è stato registrato in Israele o nei Territori palestinesi.