(g.s.) – Fu inaugurato nel 1998, in seguito agli Accordi di Oslo siglati dall’Organizzazione per la liberazione della Palestina (all’epoca guidata di Yasser Arafat) e da Israele cinque anni prima. Nel 2001 i bombardamenti israeliani lo resero inservibile. Da allora l’aeroporto della Striscia di Gaza, a Rafah, è una landa desolata, troppo vicina ai reticolati che fanno da confine con il territorio dello Stato ebraico.
Di tanto in tanto il luogo si anima. È accaduto, ad esempio, lo scorso 20 ottobre, quando ha fatto da sfondo a un’improvvisata corsa di dromedari, organizzata ai margini di un accampamento dei manifestanti che chiedono libertà di movimento per i palestinesi di Gaza.
Centinaia di giovani tifosi hanno incitato i quadrupedi e i loro fantini.