Nati dalla devozione religiosa e dalla fantasia artistica dell’Italia medievale, i presepi continuano ad appassionare migliaia di persone in ogni regione. Presentiamo alcuni musei a loro dedicati e alcune mostre, tra le innumerevoli ricostruzioni della Natività che accompagneranno anche questo Natale.
San Francesco volle «vedere» nella mangiatoia il simbolo dell’Incarnazione del Verbo. La parola «presepio» o «presepe», deriva dal latino praesaepe che indica proprio la mangiatoia (letteralmente prae = innanzi e saepes = recinto). L’intensità di quel momento è ben rappresentata da Benozzo Gozzoli in un affresco dipinto a Montefalco a metà del Quattrocento: il poverello tiene in braccio il bambino con un atteggiamento tenero, come un padre con il figlio.
Il soggetto sacro della Natività attraversa l’arte italiana, ma è a Napoli nel Seicento che il presepe inizia a diffondersi nelle abitazioni nobiliari e dà vita a una produzione artistica unica al mondo. Le composizioni si fanno sempre più realistiche e complesse. Il presepio napoletano cala la nascita di Gesù nella vita quotidiana, con figure che con naturalezza esprimono le mille dimensioni della società del tempo, dal signore di ceto elevato al mendicante. Mercati, taverne, grotte, ruderi di templi arricchiscono le scenografie.
Tra greggi e altri animali e l’incedere del corteo dei Magi, si è invitati a entrare nella scena, a percorrere incantati con lo sguardo la ricchezza dei dettagli, alla ricerca della Sacra Famiglia, fulcro del mistero. È forte il contrasto tra la vita mondana e l’evento straordinario di Betlemme. Le realizzazioni si fanno sempre più virtuosistiche.
In esse «si perde», come in un dettaglio, il mistero della venuta di Dio nel mondo.
Ha scritto Barbara Crivellari, curatrice del Museo dei presepi di Dalmine (Bergamo): «È proprio da questo apparente contrasto tra sacro e profano, da questo incontro tra ciò che è alto, regale, divino e ciò che invece è terreno, rozzo e popolano che si sprigiona la magia del presepio».
Anche Genova ha una importante tradizione di arte presepiale, con scene più raccolte, ma produzioni altrettanto raffinate. Con la pietra e il legno si esprimono storicamente nei presepi le comunità delle Alpi. Gesso, terracotta, cartapesta, tra Val Padana, Lazio, Puglia e Sicilia, rappresentano diverse tecniche costruttive delle figure, in aree dove le tradizioni hanno assunto una fisionomia precisa.
Gli amici del presepio
Oggi la più estesa realtà italiana che tramanda queste tradizioni è l’Associazione italiana amici del presepio (Aiap), fondata a Roma nel 1953. Ha una cinquantina di sezioni locali, pubblica una rivista trimestrale Il Presepio e organizza corsi di tecnica presepistica, concorsi, convegni (il 50o a livello nazionale si è tenuto in settembre a Lanciano (Chieti) dal titolo Il prese- pio, testimonianza di fede. L’Aiap, a sua volta, fa parte dell’Un.Fo.Prae, la Federazione presepistica mondiale, fraternità di associazioni che, soprattutto in Europa, mantiene vivi gli aspetti religiosi, storici, folcloristici e tecnici del presepio.
Sono almeno una cinquantina le località italiane dove, in musei e chiese, si possono ammirare tutto l’anno realizzazioni artistiche, antiche e moderne di presepi, diorama presepiali, oggetti artistici legati alla Natività.
Segnaliamo qui solo tre collezioni permanenti e tre esposizioni temporanee legate al prossimo Natale, rappresentative del nord, centro e sud dell’Italia, e rimandiamo all’elenco di fianco altre informazioni.
Le mostre temporanee nel periodo natalizio sono innumerevoli e diffuse in tutte le regioni.
A Roma ai Fori Imperiali, presso la chiesa dei Santi Quirico e Giulitta di via Tor de’ Conti, si trova il Museo tipologico internazionale del Presepio (museopresepioroma.it), intitolato ad Angelo Stefanucci che dell’Aiap è stato il fondatore.
In mezzo secolo il museo è cresciuto intorno al nucleo della sua collezione di opere e oggi raccoglie oltre un migliaio di gruppi presepiali e offre forse la più ampia panoramica di interpretazioni e ambientazioni della Natività, pezzi che provengono da tutte le regioni d’Italia e da diversi Paesi. Accanto a modelli dei maestri più noti, si ammirano opere in cartapesta leccese, terracotta siciliana, legno, ceramica, gesso, vetro, madreperla, pietra, carbone, panno, marzapane, uova, foglie di mais e altro ancora.
In Lombardia il museo di Dalmine (www.museodelpresepio.com) è una collezione di oltre novecento presepi di diverse epoche, materiali e provenienze.
Modelli antichi che risalgono al periodo d’oro del presepe napoletano, ma anche un prezioso presepe genovese del Settecento, accanto a grandiosi presepi di ambientazione biblica novecenteschi.
Risalto è dato al presepio bergamasco ed è ricostruita una bottega artigianale ottocentesca che realizzava figure in gesso.
A Giarre (Catania) il Museo del presepio (www.museodelpresepiogiarre.it) è allestito in un antico palazzo e gestito dalla sezione locale dell’Aiap. Vi si ammirano presepi caratteristici delle regioni italiane e, in alcune sale, si è immersi nella realtà virtuale dei diorami presepistici, che riproducono la vita contadina siciliana. Tra le oltre duecento opere esposte, singolare un presepe disegnato su un chicco di riso e visibile con lenti di ingrandimento.
Tre mostre del 2019
Delle innumerevoli esposizioni temporanee del prossimo Natale segnaliamo solo alcuni grandi appuntamenti. Dal 16 novembre 2019 al 19 gennaio 2020 Verona ospita la 36a rassegna dei presepi di tutto il mondo e opere d’arte legate alla Natività (www.presepiarenaverona.it). La grande Stella cometa alta 70 metri installata presso l’Arena è il simbolo di questa rassegna, che quest’anno si tiene al chiuso nel Palazzo della Gran Guardia. I quattrocento presepi esposti e gli elementi musicali e luminosi della grande mostra- spettacolo sono una forte attrattiva turistica.
La sede napoletana dell’Aiap, dalla fine di novembre all’inizio di gennaio, presenta una mostra di arte presepiale, quest’anno giunta alla 34a edizione (www.amicidelpresepionapoli.com). L’esposizione 2019-2020 si tiene presso la chiesa-museo di San Severo al Pendino (via Duomo 286), a pochi passi da via San Gregorio Armeno, la strada che storicamente ospita gli artigiani del settore.
La mostra non si limita ai presepi antichi e coinvolge gli studenti delle scuole che partecipano al concorso Il mio presepe, stimolati a realizzare presepi legati a problematiche della vita moderna.
La Valle del primo presepe ha un legame speciale con la raffigurazione della Natività. Tra Greccio e Rieti, un ricco programma dedicato al Presepio si sviluppa dal 30 novembre al 6 gennaio. A Rieti presso gli Archi di Palazzo papale è visitabile il presepe monumentale di Francesco Artese (foto a p.1) e sono proposti laboratori, mostre mercato e un itinerario tra i piccoli centri legati alla tradizione del presepio. Le informazioni su www.valledelprimopresepe.it
Un parziale elenco di esposizioni di presepi
visibili tutto l’anno in Italia
PIEMONTE
Oropa (Biella): www.santuariodioropa.it/presepi-e-diorami
Varallo (Vercelli): Sacro Monte, Natività di G. Ferrari
LOMBARDIA
Albusciago (Varese): www.museodeipresepi.it
Concesio (Brescia): www.presepiopaolosesto.it
Gandino (Bergamo): www.museobasilica.com/presepi
Noviglio (Milano): www.ipresepi.com
Milano: Chiesa di San Marco, presepe di F. Londonio
Salerano sul Lambro (Lodi): Collezione «Il mondo nel presepio»
LIGURIA
Genova: www.santuariomadonnetta.it
TRENTINO – ALTO ADIGE
Bolzano: www.krippenmuseum.it
Bressanone (Bolzano): www.hofburg.it
Lutago (Bolzano): www.krippenmuseum.com
FRIULI VENEZIA GIULIA
Trieste: www.associazionetriestinaamicidelpresepio.com
EMILIA ROMAGNA
Gazzano (Reggio E.): Museo del Presepio
TOSCANA
Sarteano (Siena): www.presepidelmondo.it
UMBRIA
Amelia (Terni): Convento Francescano SS. Annunziata | Assisi
(Perugia): Chiesa di San Pietro
Gubbio (Perugia): Chiesa di S. Agostino
MARCHE
Macerata: Museo tipologico del presepe
Morrovalle (Macerata): www.museodelpresepio.altervista.org
LAZIO
Greccio (Rieti): www.presepedigreccio.it
Roma: www.romasulweb.com/blog/ i-presepi-piu-suggestivi-di-roma
ABRUZZO
Rivisondoli (L’Aquila): Pinacoteca della Natività
CAMPANIA
Caserta: Reggia, Presepe reale
Montevergine (Avellino): www.santuariodimontevergine.com/mostra-permanente-dei-presepi
Napoli:
Certosa di San Martino, Presepe Cuciniello;
Chiesa di S. Maria in Portico;
Palazzo Reale, cappella dell’Assunta
BASILICATA
Matera: Duomo
CALABRIA
Reggio Calabria: Museo del presepio
SICILIA
Caltagirone (Catania): www.ipresepidicaltagirone.it/museo-dei-presepi
Militello in Val di Catania (Catania): Chiesa di S. Maria della Stella, Natività di A. della Robbia
Modica (Ragusa): Chiesa di S. Maria di Betlemme
Scicli (Ragusa): Chiesa di San Bartolomeo
Trapani: Museo Pepoli
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