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Il regno biblico di Edom, nuove scoperte

Nello Del Gatto
20 settembre 2019
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Il regno biblico di Edom, nuove scoperte
Una suggestiva immagine della zona di estrazione del rame nella valle del Timna, Neghev (foto Massimo Seneci)

Gli ultimi risultati delle ricerche sulla fiorente produzione di rame nel regno degli edomiti, nel Neghev (XIII-IX secolo a.C.), sono importanti conferme della cronologia indicata nella Genesi.


Per una volta la scienza sembra confermare quanto contenuto nella Bibbia. Ampio risalto viene dato dalla stampa israeliana alla notizia secondo la quale il regno di Edom, discendente da Esaù figlio di Isacco e fratello di Giacobbe, sia nato nel XIII secolo a.C, prima di quanto si pensasse, su un territorio che corrisponde pressappoco agli attuali Israele e Giordania meridionali. Regno molto importante e potente, secondo gli ultimi studi era caratterizzato da una avanzata produzione di rame, contraddicendo quanto si era creduto sinora. Lo studio, pubblicato dalla rivista scientifica Plos One, è stato condotto dall’Università di Tel Aviv (Tau), in collaborazione con l’Università di San Diego in California. Le conclusioni degli studiosi sono che il regno biblico di Edom era in realtà molto più antico di quanto finora si sia pensato e sarebbe infatti sorto, proprio come si afferma nella Genesi, prima della formazione dell’antico Israele e che non si sia trattato di tribù sparse, ma di un regno centralizzato.

I ricercatori hanno analizzato una serie di ritrovamenti delle antiche miniere di rame nell’area di Faynan in Giordania e della zona di Timna in Israele, dimostrando che il processo di produzione di rame in quel periodo era già molto florido e diffuso. «Alcuni archeologi avevano cercato di sminuire la produzione di rame nella zona durante questo periodo, sostenendo che fosse abitata solo da tribù che avevano prodotto rame solo occasionalmente – hanno dichiarato alla rivista i ricercatori della Tau –, ma le nostre scoperte contraddicono questa visione e sono coerenti con la storia biblica, secondo la quale in quella zona vi era un regno centralizzato e gerarchico, appunto il biblico regno di Edom».

L’high tech dei tempi antichi

Secondo gli studiosi, la effettiva presenza di tribù ancora in parte nomadi si spiega con il fatto che fino a quando il business del rame è stato redditizio, per gli edomiti era più conveniente mantenere uno stile di vita in gran parte nomade, perché in molti siti desertici, come Timna, era possibile estrarre solo durante l’inverno, in quanto non c’erano fonti d’acqua nelle vicinanze per mantenere una popolazione sedentaria. Ecco perché, sottolineano gli esperti, si avranno insediamenti permanenti nel regno di Edom solo alla fine del IX secolo a.C., quando l’industria del rame viene abbandonata, dopo che Cipro aveva ripreso il suo ruolo di principale produttore di rame nel Mediterraneo. Inoltre, l’estrazione mineraria in luoghi come Timna stava diventando sempre più difficile, poiché gli edomiti avevano esaurito tutta la vegetazione della zona e il legno per alimentare i forni doveva essere portato da luoghi lontani.

L’équipe dell’Università di Tel Aviv ha inoltre spiegato l’enorme importanza della produzione del rame in quel periodo. «Il rame è stato utilizzato in tempi antichi per fabbricare armi e strumenti, e il processo di produzione per il rame è incredibilmente complesso – ha spiegato il professor Ben Yosef che ha guidato la squadra di ricerca israeliana –. La fusione del rame era essenzialmente l’hi-tech dei tempi antichi».

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