(g.s.) – L’Unesco, agenzia delle Nazioni Unite per la cultura, ha comunicato oggi che la basilica della Natività e le strade nel cuore di Betlemme percorse per secoli dai pellegrini sono state rimosse dall’elenco dei siti patrimonio dell’Umanità in pericolo.
La decisione è stata adottata oggi a Baku (Azerbaigian) dalla Commissione dei beni Patrimonio dell’Umanità nel corso della 43.ma sessione di lavoro, che si è aperta il 30 giugno scorso e si chiuderà il 10 luglio.
La minaccia alla sussistenza di questo importante santuario cristiano e monumento religioso e culturale è venuta meno – riconosce l’Unesco – dopo il meticoloso intervento di restauro della basilica iniziato nel settembre 2013 (e ancora in corso), su impulso dell’Autorità Nazionale Palestinese e grazie all’accordo delle tre comunità religiose responsabili della basilica santuario della nascita del Signore Gesù: il patriarcato greco-ortodosso di Gerusalemme, i francescani della Custodia di Terra Santa (a nome della Chiesa cattolica) e il patriarcato armeno di Gerusalemme.
Il complesso della Natività venne riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 2012 e inserito tra i siti in pericolo su richiesta del governo palestinese, che ne aveva patrocinato la candidatura. Da ora in poi continua ad essere considerato patrimonio del genere umano, ma non più a rischio.