Con questa iniziativa editoriale, datata 2018, il marchio Marietti 1820 – acquisito a fine 2017 dal Centro editoriale Dehoniano di Bologna – rimette a disposizione del pubblico italiano un classico uscito nell’originale inglese nel 1931 (e questa datazione remota è un oggettivo limite, al quale l’edizione che presentiamo cerca di ovviare proponendo almeno un aggiornamento bibliografico all’inizio del volume). L’Autore, scomparso nel 1970, era all’epoca un brillante studioso appena 32enne, avviato a diventare docente di Studi ebraici ad Oxford e direttore della monumentale Encyclopedia Judaica.
Roth rimise mano al libro in occasione della terza edizione (1958) ma scelse di non discostarsi molto dalla prima, pur non ignorando l’abisso recente della Shoah. I marrani furono, come è noto, gli ebrei della penisola iberica indotti a dichiararsi convertiti al cristianesimo (anche se in realtà restavano criptogiudei) dalle pressioni dello Stato e della Chiesa nel XV e XVI secolo, pur di salvaguardare la propria vita e la famiglia.
Venute meno le pressioni esterne, dopo l’emigrazione in contesti geopolitici meno sfavorevoli, costoro tornarono a professare apertamente la propria identità ebraica, fornendo anche contributi di primo piano alla società che li aveva accolti.
Buona parte di quest’opera è dedicata all’Inquisizione cattolica (esaminata nella sua cornice storica, nelle procedure giudiziarie adottate, nelle punizioni inferte e sentenze emesse) e alla sua azione nei confronti, in primo luogo, di cristiani «devianti» – d’ogni ceto sociale – sospetti di eresia o apostasia, come poteva essere la presunta o effettiva adesione al giudaismo.
Una lettura comunque interessante anche per un pubblico non ebraico che voglia cominciare a documentarsi su uno dei capitoli salienti dell’antigiudaismo di matrice cristiana. (g.s.)
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Cecil Roth
Storia dei marrani
Marietti 1820, Bologna 2018
pp. 344 – 24,00 euro
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