(g.s.) – Mohammed (21 anni) e Bassem (33) sono due tra i giovani palestinesi che nella Striscia di Gaza hanno preso parte alle manifestazioni denominate Marcia del ritorno, organizzate settimanalmente a partire dal marzo 2018 in prossimità degli alti reticolati che segnano il confine con Israele.
Schierato dall’altra parte della barriera, l’esercito israeliano ha contrastato con durezza le proteste, appellandosi al diritto di autodifesa dello Stato ebraico. I cecchini in divisa hanno utilizzato munizioni metalliche, a volte mirando alla testa per uccidere, ma nella maggior parte dei casi puntando agli arti inferiori e alle ginocchia, con l’intento di causare danni permanenti ai loro bersagli. Una linea di condotta accertata anche da una speciale commissione d’inchiesta istituita dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite.
In seguito alle ferite riportate, Mohammed e Bassem hanno dovuto subire l’amputazione di una gamba. Nella foto li vediamo in un negozio di calzature, dove insieme hanno appena acquistato un paio di scarpe. Uno solo, per entrambi.