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La vipera di Terra Santa

Giuseppe Caffulli
29 maggio 2019
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La vipera di Terra Santa
La vipera di Palestina è diffusa in Giordania, Siria, Libano, Israele e Territori Palestinesi. (foto Guy Haimovich - he.wikipedia)

Il rettile velenoso popola le zone aride delle terre bibliche. La specie è protetta e secondo le autorità giordane sono infondati gli allarmismi su un'anomala proliferazione di questo serpente.


Alla fine, è dovuto intervenire il ministero dell’Agricoltura giordano per tranquillizzare la popolazione. Negli scorsi mesi si era infatti diffusa la notizia, debitamente amplificata dai social, di un’anomala proliferazione della Daboia Palaestinae, la pericolosa vipera palestinese, diffusa su entrambe le rive del Giordano e nelle aree desertiche.

La vipera palestinese, specie protetta, è presente soprattutto nelle aree rurali e si ciba di lucertole e topolini. È illegale ucciderla e catturarla. Lunga tra i 70 e i 90 centimetri (ma può superare ampiamente il metro), esce dai suoi nascondigli soprattutto con le alte temperature diurne.

L’allarme per la presenza del velenoso rettile si era diffuso soprattutto nell’area archeologica di Petra, dove diversi escursionisti hanno avuto lo spiacevole incontro. Il panico circa la diffusione endemica del rettile si era presto diffuso anche sulla riva palestinese, in Cisgiordania. Il ministero dell’Agricoltura giordano ha escluso però una crescita fuori controllo. Anzi, la sopravviveva di questa specie protetta è oggi più che mai a rischio, specialmente a causa dell’inquinamento e dell’avanzata dell’urbanizzazione fin nelle aree rurali più remote.

In Israele 300 persone morse ogni anno

Anche Israele, nel 2018, ha dichiarato la Daboia Palaestinae specie protetta. Curiosamente, in ebraico, il rettile non viene indicato con il nome scientifico, ma come vipera comune o come Vipera della Terra d’Israele.

Secondo i dati del ministero della Sanità israeliano, ogni anno sarebbero 300 le vittime del morso della vipera, il cui effetto venefico è quasi sempre scongiurato dal siero messo a punto dall’industria farmaceutica locale.

Il nome scientifico della vipera diffusa in Giordania, Libano e Siria venne attribuito al rettile in questione dall’erpetologo austriaco Franz Werner, durante gli anni del Mandato britannico in Palestina, ben prima della nascita dello Stato d’Israele. Il naturalista ed erpetologo israeliano Avi Zobel fu il primo a lanciare l’idea di identificare specie autoctone con nomi più aderenti alla nuova entità politica, godendo in questo del supporto anche dell’Autorità israeliana per la natura e i parchi.

Nel 2008 l’upupa (Upupa epops, in ebraico duhifat), pur diffusa in tutta la regione, è stata designata «uccello nazionale d’Israele». Stessa sorte per lo scorpione nero comune, il Nebo hierichonticus, dichiarato «scorpione nazionale» e indicato in ebraico come Nebo Jericho.

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