«Ringraziamo Dio che non ci siano state vittime e chiediamo alle autorità di avviare una seria indagine su questo atto criminale così da consegnare i criminali alla giustizia il più presto possibile». Recita così la dichiarazione dei vescovi e responsabili delle comunità cattoliche di Terra Santa in merito ai danni causati da una bomba incendiaria lanciata la notte del 18 maggio scorso nella sede della televisione evangelica statunitense Daystar Israel, che ha sede a Gerusalemme, nel distretto meridionale di Abu Tor (a sud del colle di Sion), e gode di una veduta panoramica della città vecchia di Gerusalemme. Lo studio, inaugurato nell’ottobre 2009 dai fondatori americani di Daystar, stava subendo importanti lavori di ristrutturazione ormai quasi ultimati, afferma il Christian Broadcasting Network nello spiegare che «l’incendio ha distrutto i nuovi lavori e gran parte degli impianti esistenti». Compresa gran parte dell’arredamento e delle attrezzature per le riprese. «La sala di regia è completamente distrutta», ha dichiarato Dave Sharett, l’appaltatore responsabile dei lavori di ristrutturazione. «Il quadro elettrico principale e le parti in plastica sono completamente fusi».
Israel Cam: nessun segnale
Al momento Daystar manda in onda un’immagine statica della città vecchia di Gerusalemme, con un sottofondo musicale e il messaggio in inglese Israel Cam: no signal.
E tuttavia Daystar ha già dichiarato sul proprio sito ufficiale che intende continuare ad operare a Gerusalemme. Per questo è già stata lanciata una campagna di raccolta fondi per ricostruire gli studi.
Secondo le informazioni fornite sul suo sito web istituzionale, la rete evangelica Daystar sta trasmette grazie a numerosi satelliti per raggiungere più di 680 milioni di case in 200 Paesi del mondo. L’emittente si dedica alla diffusione del vangelo 24 ore su 24, sette giorni su sette. Daystar è diventata la prima rete cristiana a trasmettere in diretta da Gerusalemme, grazie ad una licenza di trasmissione ottenuta nel 2006. Nel 2007, cedendo a pressioni esterne, il canale israeliano via cavo Hot annunciò la volontà di rimuovere Daystar dalla sua programmazione. Diverse lamentele riguardavano i contenuti di Daystar, criticati perché, attraverso trasmissioni di carattere ebreo-messianico, avrebbero mirato a convertire gli ebrei israeliani. Daystar fece ricorso alla Corte Suprema israeliana accusando Hot di discriminazione religiosa. Nel 2009 Hot tornò sui suoi passi. Daystar viene trasmessa anche via Yes Satellite.
L’attaccamento degli evangelici alla questione di Gerusalemme è legato alla loro interpretazione della Bibbia e delle sue profezie. Secondo loro, il ritorno di Cristo sulla terra sarà affrettato dall’affermazione di uno Stato ebraico con al cuore la città santa come capitale.