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Fra Michele Piccirillo dieci anni dopo

Terrasanta.net
2 ottobre 2018
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Un concerto d’organo nella basilica del Monte Nebo ha aperto una serie di eventi dedicati al grande archeologo frate della Custodia, che culmineranno in due importanti appuntamenti a Roma.


(f.p./g.s.) – Il 26 ottobre 2008 moriva a Livorno, quasi sessantaquattrenne, fra Michele Piccirillo, appassionato e dotto frate minore e archeologo della Custodia di Terra Santa. A dieci anni di distanza in queste settimane si moltiplicano gli appuntamenti che ricordano il compianto francescano e il suo contributo all’archeologia in Medio Oriente.

È significativo che il primo momento si sia svolto in Giordania, presso il santuario del Monte Nebo, dove fra Michele visse gli ultimi anni della vita e dove riposano le sue spoglie mortali. Lo scorso 20 settembre la basilica del Memoriale di Mosè ha ospitato un concerto d’organo del professor Alessandro Licata, del Conservatorio Santa Cecilia di Roma, assistito da Nicola Puccini, il costruttore dell’organo donato nel 2015 al santuario da un anonimo benefattore. Nel corso del concerto, reso possibile anche dal sostegno dell’ambasciata d’Italia ad Amman, sono stati eseguiti i Canoni dalle Variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach.

Fra Piccirillo è stato uno dei più grandi archeologi in Terra Santa: il complesso archeologico del Monte Nebo – visitato ogni anno da centinaia di migliaia di pellegrini e turisti – rappresenta la parte più visibile e conosciuta del suo lavoro. A una sua lunga campagna di scavi si deve la scoperta della maggior parte dei reperti custoditi in questo luogo.

I brani del concerto commemorativo sono stati inframmezzati dagli interventi di alcuni invitati che si sono soffermati sull’opera di fra Michele. Hanno preso la parola il Custode di Terra Santa, fra Francesco Patton; Marco Salaris, primo segretario della rappresentanza diplomatica italiana in Giordania; Costanza Farina, funzionaria dell’Unesco in Giordania; Barbara A. Porter, direttrice dell’American Center of Oriental Research – Acor; fra Quirico Calella, confratello di fra Piccirillo; e Győző Vörös, del dipartimento delle Antichità dell’Accademia ungherese delle arti, che seguì fra Piccirillo come direttore degli scavi sulla collina fortificata di Macheronte. Il professor Vörös ha presentato il restauro di uno stucco scoperto da fra Virgilio Corbo e fra Piccirillo all’interno del palazzo di Erode.

Il concerto organistico sul Monte Nebo ha aperto la stagione 2018-2019 del Terra Sancta Organ Festival. Il programma dei prossimi concerti è disponibile sul sito Internet della rassegna musicale.

Citavamo poco sopra il Centro americano di studi orientali (l’Acor), con sede ad Amman. Anche in quel contesto la sera del 19 settembre s’è svolta una serata in onore di padre Michele, dal titolo «Trent’anni di restauro dei mosaici ed oltre». Sono intervenuti fra Rosario Pierri, decano dello Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, e il mosaicista Franco Sciorilli, stretto collaboratore di fra Piccirillo dal 1994.

Due appuntamenti romani

Importanti iniziative continueranno nell’autunno a Roma, dove si terranno due eventi dedicati alla memoria di padre Piccirillo. Il 26 ottobre, esattamente a dieci anni dalla scomparsa, alle ore 14, l’archeologo orientalista sarà ricordato da amici e colleghi nella cornice della Sala delle conferenze del Museo Nazionale Romano presso le Terme di Diocleziano. Dopo gli interventi di Roberto Nardi, presidente del Comitato internazionale per la conservazione del mosaico (Iccm), e Alessandro Lugari, dell’Associazione italiana per lo studio e la conservazione del mosaico (Aiscom), sarà proiettato il film documentario di Luca Archibugi, Tessere di pace in Medio Oriente (2008), che ripercorre le fasi salienti di trent’anni di scavi e restauri da lui compiuti.

Sabato 17 novembre (ore 10-18) si svolgerà alla Pontificia Università Antonianum il Colloquio in memoria di padre Michele Piccirillo, francescano e archeologo, una giornata di studio a lui interamente dedicata. Le molteplici dimensioni della sua esperienza umana e scientifica saranno affrontate da studiosi che con padre Piccirillo hanno collaborato. Nella mattinata tra gli altri interverranno Claudio Cimino, già direttore della Scuola per il restauro del mosaico di Madaba, l’archeologa Basema Hamarneh, dell’Università di Vienna, e Luigi Marino, docente di restauro architettonico all’Università di Firenze. Nel pomeriggio, Danilo Mazzoleni, rettore del Pontificio Istituto di Archeologia cristiana (Piac), l’archeologo Francesco Benedettucci, direttore degli scavi di Tell al Mashhad in Giordania, e Leah Di Segni, archeologia all’Università Ebraica di Gerusalemme. Il programma completo del «Colloquio» è disponibile in Rete, nel sito della Fondazione Terra Santa.

I due appuntamenti romani sono gratuiti e aperti al pubblico. Qui è possibile iscriversi alla giornata del 17 novembre.

 

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