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Sul sellino da Trieste a Roma per Giulio Regeni

Terrasanta.net
18 settembre 2018
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Sul sellino da Trieste a Roma per Giulio Regeni

Dal 22 settembre al 2 ottobre tre ciclisti di Monfalcone percorreranno in bicicletta le strade tra Trieste e Roma per contribuire a tenere alta l'attenzione sulla vicenda Regeni. Si può pedalare al loro fianco.


(g.s.) – Pedaleranno per una dozzina di giorni, a cominciare da sabato 22 settembre, tre ciclisti del gruppo Bisiachinbici – la sezione di Monfalcone della Federazione italiana amici della bicicletta (Fiab) – impegnati in una ciclostaffetta dedicata a Giulio Regeni. Copriranno la distanza tra il castello di Duino, la sede del Collegio del Mondo Unito alle porte di Trieste, a Roma. Lungo il tragitto faranno tappa a Fiumicello (Udine), dove il ricercatore friulano rapito, torturato e ucciso a cavallo tra il gennaio e il febbraio 2016 al Cairo, visse i primi anni della sua vita. Qui risiedono ancora i genitori e la sorella di Giulio (morto 28enne), che non si stancano di chiedere ai governi e agli inquirenti italiani ed egiziani verità e giustizia per il loro congiunto. Regeni, come è noto, si trovava nella capitale egiziana per raccogliere materiale sui sindacati indipendenti da utilizzare per la tesi dottorale presso l’Università di Cambridge.

A Fiumicello i tre staffettisti raccoglieranno dalle mani di Paola Deffendi e Claudio Regeni, madre e padre di Giulio, un nuovo appello scritto, che il 3 ottobre consegneranno a Roma a un’autorità dello Stato (al momento non ancora precisata).

Aderiscono all’iniziativa varie organizzazioni, come l’Unione cattolica della stampa italiana (Ucsi), Articolo 21 e l’Ordine dei giornalisti e Assostampa del Friuli Venezia Giulia.

L’obiettivo principale della ciclostaffetta è richiamare nuovamente l’attenzione dei media, della politica e del pubblico italiano sulla vicenda di Giulio Regeni, che è poi analoga a quella di tanti cittadini egiziani scomparsi senza lasciare tracce dopo essere stati inghiottiti da un apparato di sicurezza dello Stato opaco e violento. Gli organizzatori della ciclostaffetta sperano nell’appoggio dei comuni che verranno attraversati, e magari in qualche forma di mobilitazione di associazioni locali, volontariato, scuole o altre realtà.

Ci sono varie modalità per sostenere e dare pubblicità all’iniziativa ciclistica: la si può seguire sulla pagina Facebook dedicata, oppure contribuire al finanziamento dal basso, attraverso l’operazione di raccolta fondi aperta sul sito buonacausa.org. Chi volesse, può anche affiancare, pedalando anche per brevi tratti, i tre staffettisti di Bisiachinbici lungo il percorso di avvicinamento a Roma. Il calendario delle 11 tappe previste, in via di definizione, è indicato nella sezione Eventi del sito di bisiachinbici.

Intanto sul versante istituzionale, negli ultimi giorni si è registrata l’iniziativa del presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, che il 17 settembre al Cairo ha incontrato il presidente Abdel Fattah Al-Sisi, al quale dice di aver parlato di un solo argomento: l’esigenza di dare risposte chiare e veritiere sugli ultimi giorni di vita di Giulio Regeni. Il capo dello Stato egiziano, ancora una volta, ha ribadito la volontà di collaborare con l’Italia su questo versante. Ma in Egitto la cortina fumogena sulla vicenda del giovane italiano non si è ancora dissolta.

 

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