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Alla scoperta delle origini cristiane

Federico Verbani
29 maggio 2018
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Alla scoperta delle origini cristiane
Multimedialità al Terra Sancta Museum presso il convento francescano della Flagellazione a Gerusalemme.

Favorire la conoscenza delle origini della fede nei luoghi dove visse il Signore Gesù mediante la forza della bellezza: è la missione del Terra Sancta Museum. Il nuovo sito web.


Si trova in Rete, profondamente rinnovato, il sito terrasanctamuseum.org che accompagna lo sviluppo del Museo di Terra Santa, esposizione permanente di reperti archeologici e opere di grande importanza storico-artistica raccolti e conservati dai frati della Custodia durante otto secoli di presenza nei Luoghi Santi. Il sito web presenta sia gli spazi e i contenuti già aperti al pubblico, sia le componenti di un progetto ancora in fase di realizzazione e che, alla fine del percorso, vedrà nascere un museo nel cuore della Citta vecchia di Gerusalemme organizzato in tre sezioni: storica, archeologia e multimediale, dislocate in due sedi distinte.

Presso il convento della Flagellazione, lungo la Via Dolorosa, si può già visitare il museo multimediale inaugurato nel marzo 2016. L’esperienza della sezione multimediale, disponibile in otto lingue, immerge il visitatore in tre dimensioni – storico-archeologica, emotiva e spirituale – fortemente unite tra loro. Si «viaggia» nella storia di Gerusalemme, dal tempo di Gesù fino ad oggi, seguendo anche l’evoluzione urbanistica della città, così da comprendere meglio i luoghi della Via Dolorosa, la Via Crucis percorsa da Gesù, oggi inglobati nell’assetto urbanistico della città.

È un’introduzione a quella che sarà in futuro la vera e propria scoperta delle collezioni di tesori donati alla Custodia nel corso dei secoli o portati alla luce dai francescani nei numerosi scavi archeologici compiuti in un secolo e mezzo. Per questo proseguono i lavori per la realizzazione delle altre due sezioni: il museo archeologico, allestito anch’esso nel convento della Flagellazione, e la sezione storica nel convento di San Salvatore. La futura sede del museo archeologico comprende, nelle sue stesse strutture, alcune pavimentazioni e cisterne che sono resti dell’antica Gerusalemme. Qui sarà proposto al visitatore un vero e proprio pellegrinaggio archeologico scandito secondo i luoghi della vita di Gesù. La sezione storica sarà dedicata, invece, alla secolare storia della presenza francescana in Terra Santa. Attraverso l’esposizione del patrimonio documentario e artistico, fatto di libri miniati e documenti d’archivio, vasi, sculture, pezzi di oreficeria, l’esposizione sarà organizzata secondo grandi temi, come l’accompagnamento dei pellegrini, le attività di carità e le relazioni con l’Europa cristiana.

Le sezioni del museo occuperanno alla fine oltre 2.500 metri quadri espositivi.

Il sito terrasanctamuseum.org, nelle versioni francese e inglese, oltre che italiana, funge da «ponte» tra la realtà presente e quello che sarà il Museo di Terra Santa. È uno strumento chiave per fare divulgazione e sensibilizzare il pubblico intorno a un progetto che ha ancora bisogno di risorse per giungere a compimento. Particolarmente impegnativo dal punto di vista finanziario è il consolidamento strutturale degli ambienti moderni del convento della Flagellazione, che sono parte di una tra le prime strutture costruite a Gerusalemme in calcestruzzo armato. Intanto, i lavori di rimozione dei pavimenti hanno portato a nuove sorprendenti scoperte di antichi ambienti sconosciuti, storiche stratificazioni del luogo. Ma non è solo una questione di strutture: lo scopo ultimo è offrire i migliori strumenti narrativi e interpretativi (visite guidate, laboratori creativi, esperienze multiculturali, mostre temporanee, corsi di formazione e conferenze, pubblicazioni, concerti, ecc.). Un particolare pubblico è costituito proprio dai cristiani della Terra Santa. Parlando ai giovani delle scuole e ai fedeli delle comunità locali, il museo potrà aiutarli a essere consapevoli del loro passato cristiano. Ma la parte storica e quella archeologica vogliono avere un intento didattico, che già caratterizza la sezione multimediale, capace di dialogare con il pubblico più vario, che abbraccia pellegrini cristiani, visitatori ebrei e musulmani, persone di ogni cultura e religione. Come ha scritto il ministro generale dei Frati minori, fra Michael Perry ofm, «è la grande occasione per noi francescani di condividere e mettere al servizio dei cristiani di tutto il mondo, degli uomini di ogni fede e di tutti coloro che hanno sete di conoscenza un patrimonio di inestimabile valore».

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