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Si è insediato l’arcivescovo melchita Yasser el Ayyash

Beatrice Guarrera
23 marzo 2018
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Si è insediato l’arcivescovo melchita Yasser el Ayyash
L'arcivescovo Yasser el Ayyash nella cattedrale melchita di Gerusalemme durante la cerimonia d'insediamento del 22 marzo 2018. (foto Nadim Asfour/Cts)

Il nuovo vicario patriarcale melchita per Gerusalemme, mons. Yasser el Ayyash, si è insediato il 22 marzo nella cattedrale situata in città vecchia. Il benvenuto dei fedeli e delle autorità religiose cristiane.


Un’altra occasione di festa per la comunità dei cristiani in Terra Santa: il nuovo vicario patriarcale melchita per Gerusalemme, mons. Yasser el Ayyash, il 22 marzo ha fatto il suo ingresso ufficiale dalla Porta di Jaffa e si è recato nella cattedrale melchita per la cerimonia di insediamento. Per le strade della città vecchia lo hanno annunciato gli scout, marciando al suono di tamburi e cornamuse, mentre mons. el Ayyash ha salutato con gioia i fedeli e le autorità che lo hanno accolto.

Il presule succede al vescovo Joseph-Jules Zerey, dimessosi a 76 anni e mezzo per ragioni d’età. Proveniente dalla Giordania, il 62enne mons. Ayyash è stato eletto lo scorso febbraio dal Sinodo della Chiesa greco-cattolica, riunitosi nella sede patriarcale di Raboué, in Libano. Secondo quanto prevede il suo nuovo ministero, sarà responsabile – come vicario del patriarca melchita di Antiochia, che è titolare anche della sede di Gerusalemme – di un territorio che va da Nablus a Beit Jala, passando per Jaffa. Stando all’Annuario pontificio, i fedeli cattolici di questa circoscrizione ecclesiastica sarebbero intorno ai 3 mila e fanno riferimento a 7 parrocchie. L’area di Betlemme, in particolare, è molto familiare all’arcivescovo, essendo entrato nel 1969, a quattordici anni, nel seminario di Beit Sahour, e avendo poi proseguito il percorso di formazione a Betlemme e Beit Jala.

Nella cattedrale melchita monsignor el Ayyash ha celebrato la sua prima messa come vicario patriarcale e nell’omelia ha messo in relazione il suo personale assenso al nuovo servizio con il sì pronunciato dalla Vergine Maria alla volontà di Dio, annunciata dall’angelo.

Ad accogliere mons. Yasser el Ayyash fedeli giunti in pullman da diverse località e rappresentanti delle altre confessioni cristiane. Oltre a greci, armeni, siriaci, copti, sedevano in prima fila mons. Georges Bacuni, arcivescovo melchita per la Galilea e presidente dell’Assemblea degli ordinari cattolici di Terra Santa, mons. Michel Sabbah, patriarca latino emerito di Gerusalemme, e il Custode di Terra Santa, fra Francesco Patton.

Presente anche il delegato apostolico a Gerusalemme, mons. Leopoldo Girelli, che ha voluto esprimere la sua piena comunione: «La mia presenza qui – ha detto Girelli – rappresenta il legame tra questa comunità melchita e il Santo Padre, che è a capo di tutta la Chiesa cattolica, includendo anche le Chiese di diverso rito, come quella melchita».

«Sono contento di essere stato eletto come vicario patriarcale a Gerusalemme, e di poter lavorare con tutte le Chiese, con il nostro popolo, con i nostri fedeli, pregando e predicando l’amore cristiano, la pace, il bene di tutte le anime». Così ha detto monsignor Yasser el Ayyash al termine della cerimonia di insediamento. In fila nella sala ricevimenti per congratularsi con il nuovo vicario patriarcale c’erano vescovi e uomini illustri, ma soprattutto cristiani della città vecchia e fedeli giunti da altri luoghi della Terra Santa. «Mi sento tranquillo perché sono tra i miei fratelli e i miei compagni – ha detto con gioia il vicario patriarcale -. Sono stato nel seminario minore a Beit Sahour per più di sette anni e adesso vengo a qui a lavorare come vescovo. È una grazia particolare per me. Prego per tutti voi e vi chiedo di pregare per me».

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