Il suggestivo nome di «Via della seta», che il geografo tedesco Ferdinand von Richthofen ideò nell’Ottocento per indicare l’intreccio di vie commerciali tra l’Oriente e l’Occidente dell’Eurasia, ha avuto un successo straordinario. Ma non solo di seta si trattò, nei secoli, né di un’unica via. Fu invece una complessa vicenda storica che unì le civiltà tra loro lontane del Mediterraneo e del mondo cinese, insieme ai grandi spazi intermedi. La «Via della seta» è perciò emblema di una storia comune che oggi merita di essere osservata e studiata con la lente della World History, cioè con una prospettiva globale, alla quale non siamo ancora molto abituati.
Questo libro ha l’ambizione di offrire un affresco completo di due millenni di storia, esplorazioni, conquiste, contaminazioni, reciproci scambi culturali, religiosi, oltre che economici e commerciali.
L’operazione non è semplice, per la vastità temporale e spaziale dei temi trattati (da Alessandro Magno alle Compagnia delle Indie orientali). Gli autori strutturano il testo a partire dalle vicende storiche di alcune città che furono, a fasi alterne, gli snodi principali delle rotte navali e delle vie carovaniere – Alessandria, Costantinopoli, Esfahan, Xian, Baghdad, Samarcanda, Goa, Amsterdam, per citare le principali.
Il tentativo, tuttavia, è meritorio, perché gli affascinanti percorsi battuti da mercanti come Marco Polo, missionari cristiani o buddhisti, avventurieri e geografi ci portano a superare molte interpretazioni schematiche ed etnocentriche della storia, nel momento in cui la «Via della seta» torna a essere al centro dei progetti commerciali e geopolitici dell’Asia in pieno sviluppo. (f.p.)
Franco Cardini – Alessandro Vanoli
La via della seta
Una storia millenaria tra Oriente e Occidente
il Mulino, Bologna 2017
pp. 344 – 16,00 euro