(g.s.) – Agliana – cittadina toscana di 17 mila abitanti in provincia e diocesi di Pistoia – si sofferma domani, 22 febbraio, sulla figura di un concittadino illustre, protagonista della vita della Chiesa in Terra Santa nel corso del Novecento: Alberto Gori, frate minore, custode di Terra Santa per 12 anni e, infine, patriarca latino di Gerusalemme.
Per l’occasione sarà ad Agliana un ecclesiastico con una biografia che per alcuni versi coincide con quella di Gori: mons. Pierbattista Pizzaballa. Anch’egli, da giovane frate fu inviato in servizio alla Custodia di Terra Santa, che ha poi guidato dal 2004 al 2016. Nell’estate di due anni fa è stato nominato arcivescovo e amministratore apostolico del patriarcato latino di Gerusalemme, in una fase di difficoltà per la diocesi.
Gori nacque ad Agliana il 9 febbraio 1889, vestì il saio francescano a 18 anni e giunse a Gerusalemme l’8 febbraio 1919, dopo aver prestato il servizio militare nel corso della prima guerra mondiale. Nella Città Santa si spense, a 81 anni, e trovò sepoltura nella chiesa con-cattedrale latina.
Fra il 1937 e il 1970, prima come custode di Terra Santa e dal 1949 come patriarca latino, Alberto Gori fu testimone diretto di eventi importanti nella Storia del Novecento: la rivolta araba degli anni Trenta con migliaia di morti; il secondo conflitto mondiale; l’affermarsi del sionismo in Palestina; i primi gravi scontri tra ebrei e palestinesi; la fine del Mandato britannico e la nascita dello Stato di Israele; il conflitto con i Paesi arabi; il primo ritorno di un papa (Paolo VI) in Terra Santa nel 1964; la Guerra dei sei giorni nel 1967. Gori svolse un ruolo non secondario anche nel concilio Vaticano II, dove intervenne più volte sui temi della Chiesa nel mondo contemporaneo e sui rapporti con le altre confessioni cristiane.
La figura e l’operato di mons. Gori saranno ricordate ad Agliana su iniziativa dell’associazione pistoiese Insieme per la Terra Santa, fondata da mons. Cesare Tognelli e presieduta da Franco Niccolai con l’obiettivo di favorire contatti, anche attraverso pellegrinaggi, fra Pistoia e il Vicino Oriente. «Sarà l’occasione, partendo da una figura così importante – sottolinea Niccolai – per riflettere anche sulla situazione attuale di Gerusalemme e dintorni».
È previsto un incontro pubblico alle 21.00 presso il Cinema teatro Moderno in piazza Anna Magnani. Oltre a mons. Pizzaballa, che si soffermerà in particolare sui temi di attualità per i popoli di Gerusalemme e della regione mediorientale, interverrà anche lo storico Paolo Pieraccini che ha dedicato buona parte delle sue ricerche alla storia della Chiesa in Terra Santa e dunque anche all’operato di mons. Alberto Gori (del quale tracciò un profilo in un contributo pubblicato anni fa su Terrasanta.net).
L’appuntamento sarà preceduto dalla celebrazione di una messa (alle ore 18.00) nella chiesa di San Piero (in piazza Gramsci). Presiederà mons. Pizzaballa e concelebreranno i vescovi Fausto Tardelli, di Pistoia, e Rodolfo Cetoloni, di Grosseto. Alla messa e al convegno parteciperà una rappresentanza toscana dei Cavalieri del Santo Sepolcro, l’ordine cavalleresco istituito e riconosciuto dalla Santa Sede per sostenere il patriarcato latino di Gerusalemme.
L’iniziativa si svolge in collaborazione con il Comune di Agliana (il sindaco Giacomo Mangoni porterà il saluto della città), con i patrocini della Regione Toscana, del Commissariato toscano di Terra Santa e della Diocesi di Pistoia. Ha dato un contributo la Fondazione Banca Alta Toscana.