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L’Istituto Magnificat in tour per l’Italia

Beatrice Guarrera
27 novembre 2017
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L’Istituto Magnificat in tour per l’Italia
I coristi del Magnificat Vocal Ensemble. (foto Rocco Giansante)

L'Istituto Magnificat, scuola di musica della Custodia di Terra Santa, sbarca in Italia ai primi di dicembre per un doppio ciclo di concerti che porteranno i suoi musicisti in Friuli Venezia Giulia e in Lazio.


L’Istituto Magnificat sbarca in Italia per un doppio ciclo di concerti. A partire da inizio dicembre, la scuola di musica della Custodia di Terra Santa porterà alcuni dei suoi musicisti da Gerusalemme al nord e centro Italia. Dal al 2 al 7 dicembre saranno a Sacile (Pordenone), in Friuli Venezia Giulia, e dal 6 all’11 dicembre a Roma e Montefiascone (Viterbo).

A raccontare la tournée italiana è fra Alberto Pari, direttore dell’Istituto che conta oggi circa 220 studenti di differenti fedi religiose. «L’Associazione Anita (l’acronimo Anita sta per Associazione Noi insieme per il Magnificat di Terrasanta – ndr) ci ha invitato per due concerti a Sacile, dove ha sede», spiega fra Alberto, che riprende: «Nel primo, due dei nostri professori (di flauto e violoncello) suoneranno con un’orchestra professionista; nell’altro, tre studenti (un flautista, un violinista e un violoncellista) si esibiranno con un’orchestra di studenti».

Un gruppo più numeroso di musicisti del Magnificat arriverà poi a Roma il 6 dicembre per quattro concerti organizzati dalla Compagnia di San Giorgio, associazione che ogni anno rinnova il suo sostegno alle attività della scuola di musica della Custodia di Terra Santa. «Durante un pellegrinaggio in Terra Santa di alcuni membri della Compagnia, è nata l’idea di organizzare concerti in Italia per raccogliere fondi, promuovere i nostri cd e farci conoscere», racconta fra Alberto. Da lì la decisione di portare in tour un nuovo gruppo appena creatosi. «Siccome abbiamo studenti di buon livello nel nostro corso accademico triennale di canto, avevamo già deciso di creare un vocal ensemble che fosse disponibile a fare concerti, senza dover necessariamente spostare gli strumenti – spiega il direttore della scuola -. Così abbiamo messo in piedi quella che abbiamo chiamato Magnificat Vocal Ensemble». Gli elementi sono dodici, tra cui l’insegnante Giuliana Bettini e lo stesso fra Alberto, che canta come tenore. Tra i cantanti che andranno in tournée, c’è anche un piccolo gruppo di studenti ed ex-studenti del Magnificat che compongono il Knights Choir.

Il primo appuntamento sarà il 6 dicembre a Roma nella chiesa di San Pio V. Il giorno successivo appuntamento a Montefiascone (Viterbo). Il Magnificat Vocal Ensemble tornerà a esibirsi a Roma il 10, nella chiesa di San Ponziano, e chiuderà la trasferta romana l’11 dicembre, nell’importante cornice di Santa Croce in Gerusalemme.

I concerti saranno composti di due parti: nella prima un repertorio rinascimentale barocco, in particolare religioso e mariano, trovandosi i concerti in concomitanza con il ponte dell’Immacolata; nella seconda parte verranno intonati canti a cappella a quattro voci, tratti dal repertorio internazionale, in arabo, svedese, inglese. Tra i brani che verranno eseguiti l’Alma Redemptoris Mater e il Sicut Cervus di Giovanni P.  da Palestrina, l’Ave Maris Stella di Claudio Monteverdi, l’Ave Maria di Tomás Luis de Victoria e l’Ave Verum  Corpus di Wolfgang Amadeus Mozart.

Di ritorno dal tour in Italia, il Magnificat sarà impegnato al completo il 17 dicembre nel tradizionale concerto di Natale a Gerusalemme.

Durante il periodo natalizio, anche il Magnificat con la propria musica contribuisce a raccogliere fondi a favore della Terra Santa. Fra Alberto ha raccontato in questo senso una iniziativa di grande successo, realizzata in collaborazione con ATS pro Terra Sancta: «L’anno scorso abbiamo scelto alcuni canti di Natale e li abbiamo mandati in un cd ai nostri benefattori. La risposta è stata molto positiva e pensiamo quindi che sia una iniziativa da poter ripetere in futuro».

All’attivo il Magnificat ha già diversi cd, che venderà anche in Italia durante il tour di concerti. Tra questi spiccano quelli sull’avvento e il Natale, sulla quaresima e la Pasqua, sui fioretti francescani musicati da fra Armando Pierucci, sui grandi canti del Santo Sepolcro e quello della Sinfonia eucaristica (sempre di Pierucci, fondatore del Magnificat).

«Per quest’anno abbiamo in progetto altri cd – rivela fra Alberto -. Durante la settimana santa registreremo con il nostro coro, e con un coro che viene da Milano, un cd di canti della quaresima e di tutte le antifone che si usano nella Settimana santa». Un secondo progetto riguarda, invece, la registrazione di canzoni per bambini composte da un insegnante della scuola e utilizzate in un festival di canti per bambini Magic Lamp, la cui tredicesima edizione s’è svolta il 22 ottobre scorso a Gerusalemme. I due cd usciranno tra la primavera e l’estate 2018.

A poco più di vent’anni dalla fondazione, il Magnificat è una realtà in continua crescita. «I nostri studenti hanno tra i 4 e i 25 anni d’età – spiega con orgoglio fra Alberto -. Gli insegnanti sono ventotto, oltre a cinque membri dello staff. Da noi si studiano pianoforte, violino, viola, violoncello, chitarra, percussioni classiche, fagotto, oboe, clarinetto, tromba, trombone e voci». A sostegno del costante sviluppo dell’Istituto musicale della Custodia di Terra Santa c’è l’ampliamento dei locali a disposizione nel convento di San Salvatore, dove ha sede. L’ufficio tecnico della Custodia ha ultimato la scorsa estate dei lavori per offrire una nuova sala adibita a deposito di strumenti musicali. Uno spazio resosi necessario per l’arrivo di una serie di nuovi strumenti musicali. Grazie all’associazione svizzera Amici del Magnificat, da tempo esiste una collaborazione con il conservatorio di Lugano, che ha portato fortuna all’Istituto: il liutaio del conservatorio di Lugano, Martino Ruggia, ha deciso infatti di donare quindici violini e otto violoncelli al Magnificat. «Martino Ruggia ha anche voluto mettere a disposizione la sua competenza e generosità, rimettendo in sesto i nostri strumenti malandati – racconta fra Alberto -. In questi mesi stanno a poco a poco ritornando e quindi avevamo bisogno di nuovo spazio per gli archivi».

Altri due nuovi locali sono stati inaugurati. «Avevamo preso in prestito un locale della Biblioteca generale della Custodia di Terra Santa come archivio musicale, ma ora ne abbiamo costruito un altro, con l’aiuto dell’ufficio tecnico della Custodia», conclude il direttore dell’Istituto. Una vecchia aula, infine, è stata resa agibile per proporre agli studenti la nuova classe di percussione classica. Il tutto in vista di un solo obiettivo: continuare a fare della musica uno strumento di dialogo.

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