Il ministero dei Beni culturali e del Turismo (Mibact) ha inaugurato il 4 novembre scorso l’Atlante digitale dei Cammini d’Italia, un portale per mappare in maniera ufficiale tutti i percorsi della mobilità slow.
L’idea di questo sito è nata nel 2016, proclamato dal ministero Anno dei Cammini allo scopo di valorizzare oltre seimila chilometri di itinerari religiosi, culturali, spirituali e naturalistici che attraversano l’intero Paese, zone poco conosciute d’Italia, ma di grande importanza nell’offerta del «turismo lento».
Fino a oggi risultano mappati 41 Cammini, tra cui molti dedicati ai santi, come i cammini francescani e benedettini, oltre alla Via Francigena, la principale direttrice di pellegrinaggio verso Roma. Nel quadro del Piano strategico del turismo (2017-2022) il Mibact è consapevole di quanto sia importante sviluppare nuove forme di turismo sostenibile, capace di integrare l’ambiente, le attività agricole e artigianali e lo sterminato patrimonio storico culturale diffuso che incontra chi percorre l’Italia a piedi o in bicicletta. «L’Atlante dei Cammini – ha detto il ministro Dario Franceschini in occasione della inaugurazione – è pensato per quei viaggiatori che desiderano immergersi a passo lento in quel patrimonio diffuso fatto di arte, buon cibo, paesaggio e spiritualità che costituisce il carattere originale e l’essenza dell’Italia».
I Cammini vengono proposti dalle Regioni e attualmente 72 sono al vaglio di un comitato composto da rappresentanti del ministero, delle regioni e dei comuni. Quando risponderanno a tutti gli undici requisiti richiesti, potranno entrare a far parte dell’Atlante. Tra i criteri per valutare un Cammino vi sono la fruibilità dei percorsi, la segnaletica (orizzontale e verticale), la descrizione online delle tappe, i servizi di alloggio e ristorazione entro una distanza di 5 chilometri dal tracciato, la manutenzione del percorso garantita dagli enti locali, la georeferenziazione, un sito di riferimento.
L’Atlante dei Cammini funge da riferimento generale: di ogni Cammino il portale mostra schematicamente il percorso, fornisce le informazioni principali e rimanda ai siti di riferimento, oltre a indicare le connessioni che con il tempo sono destinate ad aumentare. Ha il pregio di organizzare in maniera semplice e accessibile una serie di informazioni legate a una rete di itinerari finora molto eterogenea. Ha una veste grafica curata e belle immagini. Per essere un atlante, risulta ancora carente l’offerta cartografica. Indispensabile, poi, un continuo aggiornamento a servizio delle «vie verdi».
Il ministero ha deliberato di investire 20 milioni di euro per interventi a favore delle due principali direttrici tra Roma e il Mezzogiorno: la Via Francigena del Sud e la Via Appia. Questi cammini hanno ancora bisogno di essere definiti in maniera univoca e necessitano di investimenti per rispondere a tutti i criteri richiesti, soprattutto in termini di servizi e segnaletica, e preparare così la strada a chi ripercorre i passi degli antichi pellegrini diretti a Gerusalemme.