Come scrive l’autore nella sua prefazione «Un atlante geopolitico di Israele era certamente necessario». Come contraddirlo? Frédéric Encel realizza con Israele in 100 mappe un manuale che è anche una guida di una delle realtà più complesse del nostro tempo. La presenza di Israele nei media è, se non perenne, senz’altro costante; ma le notizie spesso non riescono a fornire il contesto necessario perché il fatto sia compreso fino in fondo. Gli interessi in gioco, le realtà in azione, i personaggi in campo, i loro obiettivi, il territorio e le comunità che lo abitano, le risorse a loro disposizione… I pesi sulla bilancia sono numerosi, la bilancia stessa è delle più delicate.
Il libro di Encel ha il pregio di inserirsi in questa complessità con le uniche due virtù che permettono davvero di afferrarla: la completezza e l’obiettività. Attraverso le cento mappe (forse qualcuna di più) e i grafici di Alexandre Nicolas le questioni, anche le più ostiche, si lasciano afferrare con un colpo d’occhio, una dopo l’altra.
Ma Israele in 100 mappe non è solo un atlante geopolitico del conflitto israelo-palestinese. «La geopolitica del sionismo e di Israele incarna in primo luogo le rappresentazioni di un sé collettivo, di un territorio antico e/o biblico, di un trauma genocidario e, solo secondariamente, i rapporti più o meno conflittuali con i vicini» scrive Encel. Nei suoi cinque capitoli il libro compie un percorso che parte dalla storia di Israele e approda alla sua politica, sociologia e demografia dei giorni nostri. Il libro non tralascia di mappare le questioni economiche e solo alla fine arriva a tracciare il ritratto della situazione diplomatica e della disputa con i palestinesi. Ogni aspetto è analizzato con una profusione di dettagli che non lascia spazio a incertezze e con tutta l’obiettività necessaria a dipanare una matassa così intricata. In questo senso, la completezza è il miglior pregio di questo testo.
Nel primo capitolo, dedicato alla storia, Encel prende le mosse dall’epoca biblica per seguire la diaspora degli israeliti nel mondo, fino al loro ritorno nella «terra promessa». Con particolare attenzione viene analizzata, nel secondo capitolo, la demografia del Paese, con un focus specifico su Gerusalemme e sugli insediamenti israeliani in Cisgiordania. Interessante è anche il terzo capitolo, che esamina aspetti spesso trascurati nel conflitto in corso: quelli delle risorse chiave per la sopravvivenza. Senza limitarsi al controllo dell’acqua e alle infrastrutture energetiche del Medio Oriente, il testo traccia una mappa delle risorse economiche, turistiche, tecnologiche e intellettuali dello stato di Israele. Solo dopo aver fornito queste premesse, negli ultimi due capitoli, il libro affronta le questioni di sicurezza e diplomazia, posizionando sulle mappe i punti strategici, e rappresentando le relazioni con Paesi vicini e lontani.
Israele in 100 mappe è un testo utile per chi vuole rapidamente avere sott’occhio la situazione di una zona calda in evoluzione, o per chi vuole approcciarvisi senza tralasciare dettagli importanti.
Frédéric Encel
Israele in 100 mappe
Le sfide di una democrazia in guerra
Leg edizioni, Gorizia 2016
pp. 192 – 20,00 euro