(g.s.) – In molte nazioni del Pianeta il 27 gennaio si celebra ogni anno la Giornata della Memoria della Shoah, lo sterminio degli ebrei da parte della Germania nazista nel corso della Seconda guerra mondiale.
In occasione della ricorrenza, il nuovo segretario generale delle Nazioni Unite – il portoghese António Guterres, che si è insediato il primo gennaio scorso – ha sottolineato che questo giorno è stato voluto per onorare le vittime dell’Olocausto, «una tragedia senza paragoni nella storia dell’umanità».
«Il mondo – osserva Guterres – ha il dovere di ricordare che l’Olocausto fu un sistematico tentativo di eliminare il popolo ebraico e molti altri (esseri umani). Sarebbe un errore tragico pensare che l’Olocausto sia il risultato della follia di un gruppo di criminali nazisti. Al contrario, fu il risultato di millenni di odio e discriminazione nei confronti degli ebrei, fenomeno che oggi chiamiamo antisemitismo. Tragicamente, e contro ogni nostra determinazione, esso continua a prosperare».
Il segretario generale guarda all’oggi, passaggio storico in cui «scorgiamo anche una crescita, profondamente allarmante, di estremismo, xenofobia, razzismo e odio anti-islamico. L’irrazionalità e l’intolleranza sono tornate, in completo contrasto con la Carta delle Nazioni Unite e la Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo. Non possiamo rimanere indifferenti o in silenzio davanti alle sofferenze di tanti esseri umani. Occorre difendere coloro che sono più vulnerabili».
Un ruolo essenziale per contrastare questi fenomeni, ha concluso il più alto funzionario Onu, spetta all’educazione e all’istruzione.
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Nello Stato di Israele il Giorno della memoria dell’Olocausto e dell’eroismo (degli ebrei che resistettero allo sterminio) viene celebrato in una data diversa rispetto al resto del mondo e precisamente nell’anniversario della rivolta del Ghetto di Varsavia (1943). Quest’anno ricorre il 24 aprile (con inizio dal tramonto del giorno prima, secondo la cadenza temporale degli ebrei che fanno iniziare ogni giorno con il tramonto del sole alla vigilia).