Chi s’è rassegnato a prendere le cose della vita di pancia è dispensato dal leggere queste pagine.
Chi invece ama vagliare, riflettere e affidare al cervello l’elaborazione di un pensiero informato, potrà trarre qualche vantaggio da questa lettura. Stimolati dai colleghi della Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII di Bologna, sedici esponenti del mondo accademico italiano, esperti di varie discipline umanistiche, si misurano con il tema già ben delineato nel titolo del libro, a partire dagli atti terroristici che sconvolsero la capitale francese all’inizio del 2015 e in particolare dall’eccidio alla redazione del giornale satirico Charlie Hebdo, che aveva pubblicato vignette considerate oltraggiose e blasfeme dai musulmani (irriverenza già da tempo rivolta anche verso le istituzioni ecclesiastiche e i simboli cristiani).
In una società laica per definizione, com’è quella francese (ed europea) cosa è lecito scrivere o dire? E cosa è bestemmia? Offendere il sentimento religioso o attentare alla laicità dello Stato? E cos’è laicità? Imporre limiti alle manifestazioni religiose personali o al libero pensiero? E che tipo di società sono le nostre? Quali paradigmi le descrivono? E quali i percorsi possibili per una convivenza credibile e feconda? Il tema della blasfemia e dei «diritti di Dio» viene analizzato a partire dalla sensibilità cristiana, musulmana, ebraica. Non mancano saggi che esaminano l’evoluzione della satira religiosa nell’Europa moderna. (g.s.)
Alberto Melloni – Francesca Cadeddu – Federica Meloni (a cura di)
Blasfemia, diritti e libertà
Una discussione dopo le stragi di Parigi
il Mulino, Bologna 2016
pp. 336 – 25,00 euro