«Poche ore fa abbiamo sentito la notizia di due missili caduti sul nostro collegio di Terra Santa, struttura che si trova nella zona, finora considerata sicura, dell’università e che, in tempo di pace, era adibita a centro ricreativo e casa per le vocazioni». Chi racconta è fra Ibrahim Alsabagh, parroco della comunità cattolica della chiesa latina di Aleppo. «Noi francescani in città abbiamo la parrocchia di San Francesco d’Assisi – continua il parroco –, una succursale nel quartiere di Ram, e il collegio di Terra Santa. La succursale di Ram con la sua scuola per sordomuti si è sempre aperta ai bisogni di bambini sia cristiani che musulmani. Nonostante questo è già stata colpita cinque volte: ogni volta che il nostro confratello responsabile riusciva a riparare le parti danneggiate, nuovi missili distruggevano i punti che a fatica si stavano ricostruendo». Questa testimonianza, rilasciata da padre Ibrahim lo scorso 23 maggio, è interessante almeno per due motivi: da una parte spiega le condizioni drammatiche in cui sono costretti a vivere i cristiani nell’assedio di Aleppo. Dall’altra racconta la sorprendente forza di reazione dei francescani della Custodia, che ricostruiscono e danno speranza alla gente con la vicinanza e la preghiera ma anche con il sostegno materiale. E questo è possibile proprio grazie all’aiuto di molti volontari e amici, qui in Europa e in Italia, che non si dimenticano le necessità dei fratelli siriani.
Per questo motivo il 29 ottobre a Roma, in occasione della nona edizione della Giornata delle associazioni di volontariato per la Terra Santa, è stato invitato a parlare proprio fra Ibrahim, nella speranza che la situazione di Aleppo gli consenta in quei giorni di partire ed essere a Roma. Il religioso ha assicurato che cercherà in ogni modo di condividere con i volontari presenti la passione per la sua città e il miracolo della speranza che, nonostante tutto, continua a dare coraggio ai cristiani rimasti.
La Giornata dei volontari quest’anno prevede la presenza graditissima di fra Francesco Patton, il nuovo Custode di Terra Santa, in carica da pochi mesi. Padre Francesco ha dedicato i primi tempi del suo nuovo incarico a conoscere meglio i frati che è stato chiamato a guidare, a scegliere la squadra dei collaboratori che lo aiuteranno nel suo compito, a visitare tutte le case e le attività della Custodia, a partire dalla martoriata Siria. La giornata del 29 ottobre costituisce una prima occasione di incontro e condivisione con amici e volontari italiani. Come al solito la giornata prevede momenti di formazione e di condivisione tra le varie associazioni presenti, unite dall’unico amore verso la Terra Santa e verso le «pietre vive», i cristiani del Medio Oriente che abitano quella terra.
Le iscrizioni alla giornata sono ancora aperte. Contattare la Fondazione Terra Santa di Milano al numero 02.345.92.679, oppure inviare una mail a: giorgi@terrasanta.net
Eco di Terrasanta 5/2016
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