(n.h.) – Una delle più numerose comunità assire di tutto il mondo vive a Chicago (nello Stato dell’Illinois, Usa). I suoi membri sono 80 mila e vengono dall’Iraq settentrionale o da Paesi vicini come la Siria, la Turchia e l’Iran. Altri 100 mila abitano nell’area di Detroit (nel vicino Michigan). Si calcola che gli assiri siano complessivamente 1 milione e 200 mila (ma c’è chi porta la cifra molto più in alto, fino a 3 o 4 milioni) ed il MidWest degli Stati Uniti rappresenta una delle maggiori concentrazioni assire del pianeta.
La vivacità di questa comunità maschera però la fragilità della lingua siriaca. In attesa che si estingua una guerra che sembra non voler finire e sia possibile fare rientro in patria, gli assiri negli Stati Uniti fanno sempre più uso dell’inglese. Via via che la comunità si frammenta emergono nuove opportunità e sorgono nuovi agglomerati.
Un gruppo basato a Chicago si è dato il nome Rinyo («Idea» in siriaco) e spera di provocare una rivoluzione nell’insegnamento della lingua siriaca. Cantiere ampio e difficile questo, perché suppone grandi e necessari cambiamenti a un approccio conservatore nell’insegnamento e nella salvaguardia del siriaco.
Rinyo è stato fondato nel 2011 e da allora ha prodotto libri interattivi e lezioni sull’alfabeto distribuiti nella comunità siriaca ai quattro angoli del mondo. Da poco, il gruppo possiede un ufficio tecnico a Qamishli e dà lavoro a una decina di persone che lavorano dietro le quinte ad App per smartphone e tablet e semplici cartoni animati destinati ai più piccoli.
Un esempio dei cartoni animati didattici di Rinyo.
Oggi il materiale non manca, ed è stato avviato un accurato lavoro di documentazione volto alla salvaguardia della tradizione orale siriaca.
Per Rinyo la sfida linguistica è complessa. Il siriaco si articola fondamentalmente in due dialetti: l’orientale e l’occidentale. La maggior parte delle app (realizzate dal gruppo) ricorre a entrambi i dialetti. Ciascuno dei quali ha poi numerosi sottogruppi, che variano al punto da risultare incomprensibili tra loro. Esiste una versione scritta classica del siriaco comune a tutti che, tuttavia, viene utilizzata unicamente in un quadro formale. Di conseguenza tra i membri di Rinyo c’è costante dibattito sull’uso del vocabolario nelle applicazioni. Intanto la squadra sviluppa una variante parlata standardizzata della lingua comprensibili a tutti.
In poco tempo il gruppo è riuscito a rivitalizzare la passione della comunità per la preservazione del suo patrimonio linguistico, ma qualcuno teme che non sia abbastanza o che ormai sia troppo tardi. Non sappiamo se l’iniziativa di Rinyo potrà veramente contribuire ad assicurare la sopravvivenza di questa antica lingua. Ma l’impegno a rimettere in causa lo status quo è un barlume di speranza per una comunità che ha vissuto troppo a lungo all’ombra di una possibile estinzione.