Quest’oggi a Gerusalemme è stata aperta al pubblico la sezione multimediale del nuovo Terra Sancta Museum, sita nel complesso del convento francescano della Flagellazione, che si trova all’inizio della Via Dolorosa, entro le mura della città vecchia.
(g.s.) – Quest’oggi a Gerusalemme è stata aperta al pubblico la sezione multimediale del nuovo Terra Sancta Museum, sita nel complesso del convento francescano della Flagellazione, la sede dello Studium Biblicum Franciscanum che si trova all’inizio della Via Dolorosa, entro le mura della città vecchia, nei pressi della Porta dei Leoni (o di Santo Stefano).
La sezione multimediale, che prende il nome di Via Dolorosa, si presenta come un ambiente immersivo che coniuga tre dimensioni: una storico-archeologica, una emotiva e una spirituale.
Attraverso un viaggio nel tempo dentro la storia di Gerusalemme, dall’inizio dell’era cristiana fino ad oggi, il visitatore potrà seguire l’evoluzione urbanistica della Città Santa. L’obiettivo è quello di vivere con maggiore consapevolezza i luoghi della Via Dolorosa – lungo la quale i gruppi di pellegrini cristiani pregano meditando la Via crucis – oggi difficilmente comprensibili perché inglobati nell’attuale assetto architettonico e urbanistico della città.
La visita dura 15 minuti ed è attualmente disponibile in otto lingue: arabo, ebraico, francese, inglese, italiano, portoghese, russo e spagnolo. L’orario d’apertura è dalle 8.00 alle 17.00 tutti i giorni (nel periodo estivo la chiusura è posticipata alle 18.00).
L’ambiente che ospita questa sezione del museo è detto Lapidarium ed è stato fin qui utilizzato dai francescani come deposito di frammenti lapidei antichi. Ora è stato completamente trasformato dagli interventi architettonici e di restauro che hanno riportato alla luce l’unicità del luogo, e in particolare: parte del Lithostrotos, il pavimento lastricato d’epoca romana che reca incisi i segni del famoso Gioco del Re, di cui si era persa traccia; le scale erodiane che nell’antichità portavano alla famosa piscina dello Struthion, ancora conservata presso l’attiguo convento delle Suore di Sion; eccezionali frammenti architettonici di epoca erodiana e adrianea rinvenuti sul posto, tra cui parte di un’iscrizione monumentale dedicata all’imperatore Adriano.
A questa prima sezione del Museo ne seguiranno altre due (l’archeologica e la storica), che si spera di poter realizzare entro la fine del 2017.
Quando il progetto, voluto dalla Custodia di Terra Santa, sarà portato a termine, il Terra Sancta Museum avrà complessivamente una superficie espositiva di oltre 2.500 metri e sarà composto da tre sezioni distribuite in due sedi poco distanti tra loro: i conventi francescani della Flagellazione e di San Salvatore, entrambi entro le mura della città vecchia di Gerusalemme.
Con il Museo, la Custodia intende richiamare l’attenzione del mondo occidentale verso questa terra, grazie a un’esposizione permanente dei tesori che nel corso dei secoli le sono stati donati. Scopo del museo è aiutare i pellegrini e i visitatori provenienti da tutto il mondo – ma anche le comunità locali di altre religioni – a comprendere meglio la storia del cristianesimo nei luoghi da cui ha avuto origine.
Il Museo avrà una forte vocazione educativa e contribuirà ad illustrare anche la storia della presenza francescana in Terra Santa, nonché l’autenticità e l’antichità dei santuari cristiani, confermate dalle continue ricerche archeologiche. Aiuterà altresì a comprendere il forte legame dei cristiani residenti con questa terra e i motivi che li spingono a rimanere.
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Il Terra Sancta Museum cerca amici e finanziatori. Per maggiori informazioni: terrasanctamuseum.org