Dicembre 2015
Per il patriarca Twal la misericordia antidoto all’odio
Nel presentare alla stampa il suo messaggio in occasione del Natale 2015, il 16 dicembre scorso il patriarca latino di Gerusalemme, mons. Fouad Twal, ha espresso il suo dolore per il nuovo ciclo di violenze che si registra in Terra Santa negli ultimi mesi. E, come il Papa, propone la via della misericordia, come alternativa all'odio.
Piretto, arcivescovo latino di Smirne nel segno della misericordia
Viene ordinato domani, sabato 19 dicembre, il nuovo arcivescovo latino di Izmir, in Turchia. È il domenicano mons. Lorenzo Piretto, 73 anni, di cui una buona metà trascorsi tra le comunità cristiane di Istanbul e dell’Egeo. Piretto è chiamato a reggere una diocesi che ha pochi fedeli ma un’estensione pari a quella della Grecia. Lo abbiamo intervistato.
Video – Il panettone di Betlemme
In un angolo della piazza della Mangiatoia, a Betlemme, il 13 dicembre scorso è stata inaugurata una nuova pasticceria, dove i profumi e i sapori dell’arte dolciaria italiana si mischiano a quelli tipici di questa terra.
Charles de Foucauld alle consacrate
Nel corso della sua esistenza (1858-1916), il beato Charles de Foucauld, di cui ricorre il centenario della morte, ha scritto migliaia di lettere. Questo libro ne raccoglie settantasei scritte a diverse da Nazaret e dal Sahara.
Contemplative nel mondo
Video – I 125 anni della trappa di Latrun
L'8 dicembre scorso i trappisti di Latrun, località situata a pochi chilometri da Gerusalemme, hanno festeggiato il 125esimo anniversario della fondazione del proprio monastero.
Coro Altre Note, concerto per la Terra Santa
Questo solo è l’inizio. Di Carlo M. Martini
Tra i seimila nei container di Ashti
Il campo profughi di Ashti – presso la città di Erbil – è stato aperto poco più di un anno fa per accogliere centinaia di famiglie irachene cristiane e yazidiche, in fuga dallo Stato islamico (Isis) che ha occupato le loro comunità nella Piana di Ninive. Oggi nel campo vivono circa 6 mila persone, accolte dalla Chiesa.
La rivolta di Luxor
Per l’Egitto le ultime settimane sono state tumultuose e il tumulto è scoppiato là dove pochi se lo aspettavano, cioè nel profondo sud, dove la popolazione è insorta contro le violenze della polizia. Tutto è iniziato il 24 novembre, quando Talaat Shabib, 47 anni, venditore di papiri di El-Awamiya, nel governatorato di Luxor, è stato prelevato a forza dagli agenti mentre sedeva tranquillo in un caffè. Accusato di possesso illegale di droga, Shabib è stato portato alla stazione di polizia per essere interrogato. E non ne è uscito vivo.