Novembre 2015
Il Teatro degli oppressi in Egitto, una rivoluzione non violenta delle coscienze
Nora Amin - scrittrice, attrice e regista teatrale egiziana - aveva sognato per anni di portare nelle strade egiziane il cosiddetto Teatro degli oppressi. Tuttavia, con Hosni Mubarak al potere, il sogno era sempre stato irrealizzabile, non solo perché il regime non tollerava che si affrontassero scottanti tabù sociali e politici, ma anche perché il semplice radunarsi in spazi pubblici era proibito dalle leggi dello stato di emergenza. Dal 2011 fare teatro nelle piazze è possibile e così...
Sette temi per un dialogo ancora giovane
Ricorre quest’anno il cinquantesimo anniversario della dichiarazione conciliare Nostra aetate e quest’opera di Brunetto Salvarani - «piccola teologia cristiana di Israele», come recita il sottotitolo - prende le mosse proprio da quella svolta di mezzo secolo fa. Del dialogo tra ebrei e cristiani vengono presentati sette temi cruciali.
Video – Pellegrinaggio di medici Unitalsi sulle tracce di Gesù medico
Un convegno dal significato profondo, ma allo stesso tempo un pellegrinaggio, ha raccolto in Terra Santa, gli ultimi giorni d’ottobre, il personale sanitario aderente all’Unitalsi, l’Unione nazionale italiana per il trasporto degli ammalati a Lourdes e ai santuari internazionali. Giunti da varie parti d’Italia, i partecipanti hanno voluto mettersi «sulle tracce di Gesù medico».
Dentro il voto turco
È una Turchia ostaggio della paura e dell’instabilità quella che, nelle elezioni parlamentari anticipate dello scorso primo novembre, ha deciso di riconsegnare il timone del Paese al Partito per la giustizia e lo sviluppo (Akp) del presidente «sultano» Recep Tayyip Erdoğan. Una società tentata di richiudersi su sé stessa.
Una favola amara sulla condizione delle donne in Turchia
Fa pensare e stupisce Mustang, il film opera prima della giovane regista turca Deniz Gamze Ergüven, nelle sale italiane in questi giorni. Mustang è una denuncia sulla condizione femminile in Turchia. Un film che da una parte colpisce allo stomaco, essendo semplice e crudo come un’opera neorealista, dall’altra incanta e coinvolge perché utilizza il linguaggio delle favole.
Video – 1215-2015, otto secoli di presenza francescana in Terra Santa
Daniel Bar-Tal: «La pace non morì con Rabin ma con Netanyahu»
Non fu l’assassinio del primo ministro israeliano Yitzhak Rabin, nel novembre 1995, ma i gravi errori compiuti subito dopo dai suoi successori al governo ad affondare il processo di pace con i palestinesi. Ne è convinto Daniel Bar-Tal, docente di Psicologia politica all’Università di Tel Aviv e tra i massimi esperti di psicologia sociale nello Stato ebraico. Intervista.