Si è conclusa ieri mattina in Galilea la prima fase dei lavori dell’Assemblea plenaria del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee), convocata in Terra Santa dall’11 al 16 settembre. Al centro dei lavori la figura del Signore Gesù e il confronto tra le esperienze delle varie comunità cattoliche europee. L'assemblea prosegue con due giorni di ascolto delle comunità locali, a Gerusalemme e Betlemme.
(g.s.) – Si è conclusa ieri mattina in Galilea la prima fase dei lavori dell’Assemblea plenaria del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee), convocata in Terra Santa dall’11 al 16 settembre. Una prima parte che si è concentrata sulla meditazione della figura del Signore Gesù, vero Dio e vero uomo, e sul confronto tra le esperienze delle varie comunità cattoliche europee.
Prendendo la parola a turno, i vescovi presenti hanno delineato la situazione delle loro Chiese e le questioni percepite come più urgenti nel contesto storico e sociale dei giorni nostri. Alcuni filoni sono ovviamente comuni e tornano come costanti: il tema della famiglia, con il tentativo di cambiarne la definizione a livello costituzionale; quello dell’accoglienza dei migranti e richiedenti asilo in Paesi segnati dalla guerra o comunque da una forte emigrazione dei propri cittadini; la situazione in Ucraina; le ricadute della crisi economico-finanziaria ancora diffusa; la corruzione.
Si è anche sottolineata l’importanza dei Consigli interreligiosi nei Paesi in cui i cristiani sono in minoranza e laddove questi organismi favoriscono la collaborazione tra le diverse religioni per la difesa e la promozione del bene comune.
L’assemblea ha parlato anche delle iniziative messe in atto per la celebrazione dell’Anno della vita consacrata (30 novembre 2014 – 2 febbraio 2016) e per i preparativi in vista dell’imminente Giubileo della Misericordia (8 dicembre 2015 – 20 novembre 2016) e la prossima Giornata mondiale della gioventù di Cracovia nel luglio 2016. Dal punto di vista ecclesiale si è registrata la positiva accoglienza dell’enciclica di Papa Francesco Laudato si’. Monsignor Paolo Rudelli, osservatore permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa ha illustrato alcune questioni importanti presso il Consiglio d’Europa che riguardano da vicino la Chiesa. È stato anche preso in esame il rapporto della ComECE, l’organismo dell’episcopato europeo che segue l’attività della Commissione Europea.
Nel pomeriggio di ieri i vescovi del Ccee si sono trasferiti a Gerusalemme, presso il Centro Notre Dame, dopo una sosta a Magdala e la celebrazione della messa nella nuova chiesa Duc in altum, edificata dai Legionari di Cristo. Gli ultimi due giorni del soggiorno – che include un trasferimento nella vicina Betlemme – in Terra Santa saranno spesi in gran parte nell’ascolto delle comunità locali, a partire dai responsabili ecclesiali. La tappa nella Città Santa si è aperta con l’ingresso nella basilica del Santo Sepolcro e la celebrazione dei vespri, presieduti dall’arcivescovo di Genova, il card. Angelo Bagnasco, presidente dei vescovi italiani. Nella serata di oggi è prevista una messa a Betlemme nella chiesa di Santa Caterina, adiacente alla basilica della Natività, presieduta dal patriarca latino mons. Fouad Twal.
Prima del rientro in Europa sono anche previsti incontri con i consoli europei presenti a Gerusalemme e la visita al presidente palestinese Mahmoud Abbas e a quello israeliano Reuven Rivlin.