Prosegue in Israele la ricerca dei responsabili dell’incendio appiccato nella notte del 18 giugno scorso alla chiesa della Moltiplicazione dei pani e dei pesci, a Tabgha, in riva al lago di Tiberiade (o mare di Galilea). Il lavoro degli inquirenti è circondato da grande riserbo, ma domenica 12 luglio sulla stampa locale è filtrata la notizia di tre arresti.
(g.s.) – Prosegue in Israele la ricerca dei responsabili dell’incendio appiccato nella notte del 18 giugno scorso alla chiesa della Moltiplicazione dei pani e dei pesci, a Tabgha, in riva al lago di Tiberiade (o mare di Galilea).
Il lavoro degli inquirenti è circondato da grande riserbo e si dipana al riparo di un ordine della magistratura che vieta ai media di pubblicare dettagli sulle indagini. Tuttavia domenica scorsa, 12 luglio, sulla stampa locale è filtrata la notizia che ad occuparsi del caso sono lo Shin Bet (il servizio segreto per la sicurezza interna) e le unità di polizia preposte ai crimini a sfondo nazionalistico (ebraico). Sarebbero state arrestate alcune persone (forse tre), ma altri fermi sono probabili.
La mattina dopo l’incendio doloso a Tabgha, la polizia aveva trattenuto per alcune ore, per interrogarli, 16 giovani abitanti di insediamenti israeliani in Cisgiordania.