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Se il califfo ridisegna il Medio Oriente

Giampiero Sandionigi
2 aprile 2015
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Se il califfo ridisegna il Medio Oriente

L'economista Loretta Napoleoni da vent’anni studia il fenomeno del terrorismo e i suoi metodi di finanziamento. Questo suo libro offre, con un linguaggio asciutto, le coordinate essenziali per inquadrare il tema e meglio comprendere di cosa si parli quando si evoca il Califfato, o Stato Islamico. Tutto quello che c'è da sapere, senza dilungarsi troppo.


Loretta Napoleoni, economista e analista politica italiana trapiantata nel mondo anglosassone, ha già pubblicato vari libri in Italia e all’estero. Da una ventina d’anni studia lo sfaccettato fenomeno del terrorismo e i suoi metodi di finanziamento. È consulente di enti internazionali e forze di sicurezza, e scrive per diverse testate giornalistiche italiane e straniere.

Feltrinelli offre ai lettori italiani questo suo Isis. Lo Stato del terrore. Chi sono e cosa vogliono le milizie islamiche che minacciano il mondo. Il volume è uscito anzitutto in inglese con un titolo – che potremmo tradurre con La fenice islamista. Lo Stato Islamico ridisegna il Medio Oriente – più aderente ai contenuti dell’opera.

Il testo è ricco di informazioni che aiutano ad orientarsi anche i meno attrezzati sul fronte della storia, cronaca e geografia del Medio Oriente. L’autrice offre in poche pagine, senza fronzoli e con un linguaggio asciutto, le coordinate essenziali per inquadrare il tema e meglio comprendere di cosa si parli quando si evoca il Califfato, o Stato Islamico, ormai protagonista delle cronache quotidiane, se non degli incubi di molti, alimentati da buone dosi di propaganda.

Il ragionamento dell’Autrice parte da una domanda: abbiamo a che fare con un modello di terrorismo del tutto nuovo? Partendo dalle origini non troppo lontane (siamo già nel terzo millennio), la Napoleoni risponde di no e spiega come, ad esempio, la capacità di autofinanziarsi dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp) ai tempi di Arafat abbia fatto scuola e non tema confronti. Quel che è nuovo è la capacità di perseguire con efficacia un obiettivo fondamentale e primario, reso più agevole dal contesto multipolare dell’attuale assetto internazionale, ben diverso da quello bipolare delle guerre per procura alimentate e controllate dal blocco occidentale e da quello sovietico. L’obiettivo è la costruzione di un nuovo Stato di impronta salafita attraverso un meticoloso, e feroce, controllo del territorio, che però passa anche dalla conquista del consenso e dall’efficiente amministrazione delle risorse economiche e territoriali.

Si tratta in definitiva di tornare ai tempi d’oro dell’Islam teocratico, per riscattare – secondo la prospettiva dei salafiti – secoli di umiliazioni o tradimenti subiti da parte delle potenze occidentali e dei governi mediorientali loro alleati. È chiaro che un simile disegno politico per certi versi risulta seducente agli occhi di molti musulmani sunniti, ma è anche una minaccia diretta per lo status quo di molti regimi del Medio Oriente e Nord Africa arabo (alcuni dei quali vedono ritorcersi contro di loro un movimento che essi stessi hanno contribuito ad alimentare in chiave anti-sciita).

Essenziali le differenze rispetto ad al Qaeda e all’esperienza dei talebani afgani. A differenza di Osama Bin Laden, Abu Bakr al Baghdadi, il califfo di Mosul, sceglie di combattere la sua guerra in casa, puntando in primo luogo alla creazione di nuovi (ma anche antichi) equilibri in Medio Oriente, piuttosto che disperdere energie nel colpire nemici lontani, nel cuore dell’Occidente. Contrariamente ai talebani, lo Stato Islamico non rigetta la tecnologia e il linguaggio dei più moderni mezzi di comunicazione, dei quali anzi si serve per affrettare l’avverarsi del suo sogno restauratore.

Se l’esperimento dell’Isis avrà successo – cosa che non ci auguriamo -, sarà probabilmente paradigmatico per i terroristi del futuro.


Loretta Napoleoni
Isis. Lo stato del terrore
Chi sono e cosa vogliono le milizie islamiche che minacciano il mondo
Feltrinelli, Milano 2014
pp. 137 – 13,00 euro

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