Si celebra oggi in Israele la festa dell’Indipendenza e il 67.mo "compleanno" del moderno Stato ebraico. La ricorrenza è particolarmente sentita in un momento storico, come l’attuale, in cui tutto il Medio Oriente arabo ribolle e muta. Gli israeliani si contano: sono ora 8 milioni e 345 mila, per un quinto di nazionalità palestinese.
(g.s.) – Si celebra oggi in Israele la festa dell’Indipendenza e il 67.mo “compleanno” del moderno Stato ebraico. La ricorrenza è particolarmente sentita in un momento storico, come l’attuale, in cui tutto il Medio Oriente arabo ribolle e muta, e il futuro è per tutti – israeliani in prima linea – più che mai denso di incognite.
Ogni anno in occasione di questa ricorrenza l’Ufficio centrale di statistica israeliano diffonde alcuni dati demografici aggiornati sullo stato della popolazione: da quelli resi noti nei giorni scorsi apprendiamo che ora i cittadini di Israele sono 8 milioni e 345 mila. Oltre un quinto dei quali sono membri di quelle famiglie palestinesi che nel 1948 optarono per restare dove nelle loro terre, e nelle loro case, nonostante il sorgere del nuovo Stato, percepito come nemico.
Rispetto alla festa dell’Indipendenza dello scorso anno gli israeliani sono circa il 2 per cento in più. Negli ultimi dodici mesi gli ebrei che si sono stabilmente trasferiti in Israele dal resto del mondo sono stati 32 mila. La popolazione ebraica di Israele è ormai composta per i tre quarti da persone nate lì. Nel 1948 gli ebrei nati in Palestina erano invece il 35 per cento dei cittadini del nuovo Stato.