Ieri, martedì 10 giugno, i deputati della Knesset hanno eletto Reuven Rivlin presidente di Israele. È il decimo dalla fondazione dello Stato ebraico nel 1948 e ha avuto la meglio sugli altri quattro candidati alla successione di Shimon Peres. L'insediamento del nuovo presidente è previsto per il 24 luglio prossimo.
(g.s.) – Ieri, martedì 10 giugno, i deputati della Knesset hanno eletto Reuven Rivlin presidente di Israele. È il decimo dalla fondazione dello Stato ebraico nel 1948 e ha avuto la meglio sugli altri quattro candidati alla successione di Shimon Peres, che a sua volta aveva battuto Rivlin nel 2007.
Avvocato di formazione, Rivlin è nato a Gerusalemme il 9 settembre 1939. È un politico di lungo corso: entrato in Parlamento per la prima volta nel 1988, ha partecipato a sette legislature (dalla 12.ma alla 19.ma – attualmente in corso – eccettuata la 13.ma). Più volte è stato eletto alla presidenza della Knesset, ruolo nel quale si è fatto apprezzare dai colleghi come arbitro equanime e difensore della democrazia parlamentare.
Appartiene a un clan familiare tradizionalmente schierato con il partito Likud e stavolta era il candidato favorito per la presidenza. Benché qualcuno lo consideri «nemico giurato» del primo ministro Benjamin Netanyahu – per attriti più personali che politici – ha potuto comunque godere dell’appoggio del premier che milita nello stesso partito.
Teoricamente molti osservatori si aspettavano che fosse eletto al primo scrutinio. Invece non ha incassato tutti i voti dello schieramento di centro-destra, e ha dovuto andare al ballottaggio con il secondo contendente.
Solo uno dei 120 deputati della Knesset non era in aula. Rivlin è stato eletto con 63 voti, mentre lo sfidante centrista Meir Shitrit (del partito HaTnuah) ne ha totalizzati 53. Tre le schede bianche.
Rivlin è notoriamente contrario alla soluzione «due Stati per due popoli» e quindi alla creazione di uno Stato palestinese accanto a quello di Israele. Ciò rende improbabile che sulla scena internazionale possa giocare un ruolo diplomatico analogo a quello di Shimon Peres.
La cerimonia di insediamento del nuovo presidente israeliano è prevista per il 24 luglio.