Maggio 2014
Papa Francesco ai ragazzi palestinesi: «Non lasciatevi schiacciare dal passato»
Tutta nel «segno dei bambini», in loro difesa e in loro ascolto, la giornata di Papa Francesco a Betlemme. Perché se i grandi vogliono fare la pace, ha affermato oggi il Pontefice nella città del Dio-bambino, devono ripartire dai bisogni e dalla dignità dei bambini. Il breve soggiorno di Bergoglio in Palestina si è concluso proprio con un incontro coi bambini.
La casa del Papa per una preghiera di pace con israeliani e palestinesi
«Invito lei, presidente Mahmoud Abbas, e il presidente Shimon Peres a pregare con me per la pace e per questo apro la mia casa in Vaticano!». Dopo la sosta silenziosa al muro di separazione, Papa Francesco a Betlemme questa mattina ha compiuto un secondo gesto fuori programma, rivolgendo questo invito inatteso al termine della messa.
A Betlemme il Papa auspica coraggio per la pace e sosta in silenzio al Muro
«È giunto il momento del coraggio della pace, della generosità e della creatività! Raddoppiate gli sforzi per trovare una soluzione! Che il Signore vi dia la saggezza e la forza per trasformare le spade in aratri!». Così Papa Francesco, a Betlemme, parla alle autorità palestinesi. Poi, diretto alla piazza della Mangiatoia, sosta in silenzio al Muro di separazione israeliano che circonda la città.
Alla tomba vuota del Risorto, per ridarsi coraggio nel cammino ecumenico
Gli apostoli Pietro e Andrea si incontrano di nuovo nelle persone dei loro successori Francesco e Bartolomeo. E lo fanno con lo stupore e con la gioia che solo le grandi anime sanno avere. Si incontrano di nuovo, come già 50 anni fa – quando Paolo VI e Atenagora si abbracciarono sul Monte degli Ulivi – nel luogo più significativo per ogni cristiano: il Santo Sepolcro.
In riva al Giordano Papa Francesco chiede pace, solidarietà e conversione
Nella chiesa del Battesimo di Gesù, a Betania oltre il Giordano, in mezzo a un popolo di sofferenti, il Papa ha nuovamente chiesto pace per la Siria e sostegno internazionale per gli sforzi umanitari della Giordania verso i profughi. Ma ha anche chiesto ai produttori e trafficanti d'armi, che alimentano i conflitti, di cambiare vita.
Il patriarca di Costantinopoli è già a Gerusalemme per l’incontro con il Papa
Mentre Papa Francesco ha lasciato solo questa mattina Roma, alla volta della Giordania, prima tappa del suo viaggio di tre giorni in Terra Santa, il patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, è già arrivato ieri pomeriggio a Gerusalemme. Accolto da numerosi ecclesiastici e fedeli laici, ha pregato al Santo Sepolcro. Stamane visita a Betlemme.
Il Papa in Terra Santa va accompagnato con la preghiera
Papa Francesco è in volo per Amman, capitale della Giordania. Non sarà un viaggio facile e Bergoglio lo sa. Lo attendono una terra lacerata e popoli incapaci di comprendersi. Anche per questo conviene accompagnare il Papa pregando, come fanno i cristiani di Terra Santa che si sono preparati a questo momento anche con una speciale nove giorni di preghiera.
La messa del Papa ad Amman è quasi una festa della famiglia
Papa Francesco incontra oggi i cristiani di Giordania allo stadio di Amman, dove - alle 16 ora locale - celebra una messa di fronte ad almeno 30 mila fedeli. Officiano assieme al Papa 115 sacerdoti, 60 tra diaconi e religiosi di diversi Paesi arabi, e i patriarchi delle Chiese cattoliche d’Oriente. La messa allo stadio di Amman è quasi una festa della famiglia. Oltre 1.200 bambini riceveranno la prima comunione.
Fra Bustos: «Questo “Papa dell’incontro” è anche esigente e prudente»
Sulla piazza della Mangiatoria, adiacente alla basilica della Natività, è quasi tutto pronto: il palco con l’altare per la messa che Papa Francesco celebrerà domani 25 maggio alle 11 ora locale, davanti a circa 10 mila fedeli (di cui 4.200 provenienti dalla Galilea). Fra Ricardo Bustos sta vivendo questa vigilia con trepidazione... Tra poche ore riabbraccerà un amico.
L’accoglienza di Amman a Papa Francesco
«Benvenuto in Giordania, Santità, nel Paese dei “costruttori di Ponti”. Abbiamo bisogno, per risolvere la crisi del Medio Oriente, della sua saggezza e dei suoi gesti!». Così, questo pomeriggio ad Amman, re Abdallah II ha salutato Papa Francesco accogliendolo a Palazzo reale. Il Papa ha risposto elogiando l'impegno del Regno hashemita per la pace.