Ebree e palestinesi. Sorelle combattenti contro il tumore al seno, nemico comune
Scoprirsi sorelle grazie alla malattia. È successo a Ibtisam e Ruth, due donne di Gerusalemme, la prima palestinese la seconda ebrea. Il loro primo incontro è avvenuto tre anni fa al Cope Forum (letteralmente, gruppo delle combattenti – ndr): associazione di auto aiuto per pazienti affette da tumore al seno, la cui caratteristica è essere aperto a donne sia ebree sia palestinesi. Ruth Ebenstein, 45 anni, scopre di avere un tumore mentre sta allattando il suo terzo figlio, tre anni fa. «Quando me l’hanno detto, ho avuto un’impressione davvero strana: il mio corpo stava producendo latte, vita e nutrimento… e avevo un tumore? Come poteva essere? Appena fatta la mastectomia mi hanno parlato di questo gruppo e ho deciso di partecipare».
Ibtisam Erekat, 50 anni, è invece palestinese e vive ad Abu Dis, Gerusalemme Est. Ibtisam condivide la storia di Ruth: «Nel 2000 stavo allattando mia figlia ed ero incinta da un mese del mio bambino quando mi hanno diagnosticato un tumore». Pur non essendo convinta, Ibtisam segue il consiglio del medico: va ad abortire e si sottopone ad una mastectomia. «Miracolosamente però, l’aborto non ha funzionato – racconta Ibtisan -. Io ci ho visto la mano di Dio. E adesso mio figlio Ahmed, 13 anni è un sopravvissuto come me». Ruth e Ibtisam si sono riconosciute subito l’una nell’altra. «Tra le donne che fanno parte del gruppo di auto aiuto c’è vera solidarietà – spiega Ruth – ad esempio, vedo le ebree che dicono alle palestinesi: dammi i tuoi esami; li mostro al mio medico a Tel Aviv…».
«E questo è la dimostrazione che la pace è possibile – continua -. Quando ci troviamo, nessuna di noi pensa se è ebrea o palestinese. Abbiamo un nemico comune, più grande del conflitto arabo-israeliano, il tumore. E lo stiamo vincendo».