Il 25 giugno è tornato al Padre Edoardo Arborio Mella, monaco della comunità di Bose (Biella), a lungo collaboratore delle nostre riviste. Fra Edoardo, che aveva da poco compiuto 70 anni, era stato accolto liturgicamente a Bose nel 1969, emettendo il giorno di Pasqua del 1973, tra i primi fratelli della comunità, la sua professione monastica definitiva. «Nell’autunno 1990 accoglie con gioia la decisione della Comunità di inviarlo stabilmente nella Fraternità di Gerusalemme – racconta in un suo ricordo Enzo Bianchi, priore di Bose – dove, assieme a Daniel e Alberto, trascorrerà 18 anni, intessendo relazioni fraterne in quella realtà così affascinante e complessa e lavorando come bibliotecario al Pontificio Istituto Biblico. La terra di Israele diviene ben presto per lui un luogo da amare e amato nonostante la sua rudezza. Negli ultimi mesi di vita la sua proverbiale ritrosia a qualsiasi segno di riguardo che potesse apparire privilegio lascia il posto a una serena e grata docilità. La festa fraterna per i 70 anni suoi, del “gemello” Daniel e di Enzo lo vede sereno e rappacificato. Lo stupore e la gioia per gli eventi ecclesiali di questa primavera – l’elezione di papa Francesco e le sue prime parole e gesti, le visite a Bose del patriarca ecumenico Bartholomeos e del papa copto Tawadros – così come la vicinanza e l’affetto di fratelli e sorelle rallegrano le sue giornate di progressivo declino. L’eucarestia lo ha sostenuto regolarmente negli ultimi giorni così come l’unzione degli infermi che ha ricevuto con grata serenità domenica 9 giugno».
Pensiamo di fare cosa gradita ai nostri lettori, segnalando che uno degli ultimi articoli di fratel Edoardo (dal titolo: Maria di Magdala. Apostola degli apostoli, dedicato alla figura della Maddalena) compare sul numero di luglio-agosto di Eco di Terrasanta.