Sarà nuovamente Rimini ad ospitare, dal 27 al 29 settembre, il Festival Francescano, giunto alla sua quinta edizione. In una delle più frequentate mete turistiche della Penisola, sarà il tema del viaggio a fare da filo conduttore. Più di cento le iniziative per adulti e bambini in programma. Anche le Edizioni Terra Santa presenti all'evento.
(Milano/g.s.) – Anche quest’anno sarà Rimini ad ospitare, dal 27 al 29 settembre, il Festival Francescano, giunto alla sua quinta edizione. In una delle più frequentate mete turistiche della Penisola, il tema del viaggio farà da filo conduttore. Più di cento iniziative per adulti e bambini rifletteranno sul cammino dell’uomo, personale e collettivo, sul sentiero verso Dio e verso gli altri, sulle mete spirituali e verso nuovi stili di vita.
Lo spunto è offerto dall’anniversario del passaggio di san Francesco d’Assisi in Romagna, proprio 800 anni fa. L’evento ebbe particolare importanza sia per la storia francescana (nel borgo medievale di San Leo il Santo accolse in dono il Monte della Verna, dove poi ricevette le stimmate) sia per il territorio romagnolo che, da allora, porta indelebili i segni della spiritualità di Francesco e dei suoi seguaci. Ma è soprattutto all’attualità che guarderà la manifestazione organizzata dal movimento francescano dell’Emilia-Romagna, in collaborazione con i francescani italiani e le istituzioni locali.
«Non tutti i cammini – osservano gli organizzatori – sono uguali. Esiste il passo del vagabondo, che vede come protagonista il camminatore senza meta e senza orientamento. C’è poi l’incedere del turista alla ricerca di una discontinuità nel cammino ripetitivo della vita quotidiana. Sa qual è la meta, ma il suo cuore difficilmente si lascerà mutare; a meno che un imprevisto accada, rimescolando le carte in tavola. Infine c’è il camminare del pellegrino. Egli si muove portando in sé una domanda, una preghiera. Anche quando si parte da soli, sulla via ci si accorge di appartenere a un popolo di pellegrini».
Le piazze principali del centro storico di Rimini ospiteranno stand, incontri di riflessione e preghiera, iniziative di animazione rivolte a ragazzi, giovani e adulti. Oltre ai frati, alle suore e ai laici francescani, vi saranno anche volti e nomi noti: il «turista per caso» Patrizio Roversi, la poetessa Gabriella Ghermandi, Maurizio Pallante, fondatore del Movimento per la decrescita felice, Moni Ovadia, che rifletterà sul tema biblico dell’esodo; il frate cappuccino padre Raniero Cantalamessa, lo storico Franco Cardini e altri ancora. Unica iniziativa a pagamento (a prezzo speciale) un concerto di Francesco De Gregori.
Anche le Edizioni Terra Santa hanno dato il loro contributo all’organizzazione del Festival e, come gli anni scorsi, saranno presenti in piazza con un proprio punto vendita, dove sarà possibile acquistare libri e audiovisivi ed abbonarsi ai periodici. Domenica 29 propongono anche una tavola rotonda dedicata al tema dell’ospitalità nelle religioni monoteistiche abramitiche (ebraismo, cristianesimo, islam). Lo spunto è offerto dal volume Stranieri con Dio, del padre domenicano Claudio Monge, responsabile del Centro di documentazione cristiana e interreligiosa di Istanbul. A partire dal libro, appena pubblicato dalle Edizioni Terra Santa, e dall’esperienza personale di padre Monge in Turchia, l’argomento verrà affrontato dialogando con il sociologo Khaled Fouad Allam, docente all’Università di Trieste. Modererà il vaticanista del Tg1 Rai Aldo Maria Valli.
Il Festival Francescano debutta nel 2009 a Reggio Emilia per iniziativa dei frati cappuccini dell’Emilia Romagna. La città emiliana ha ospitato le prime tre edizioni del Festival, una manifestazione che cerca di rispondere, con un linguaggio semplice e diretto, alle domande che pone la società contemporanea. I francescani, nelle piazze e nelle strade, cercano di condividere il messaggio di san Francesco. Nella passata edizione, la prima svoltasi a Rimini, il Festival ha registrato circa 30 mila presenze.
Per il programma dettagliato, visita il sito web del Festival Francescano.