Israele e i Territori Palestinesi sono stati solo lambiti, nei giorni scorsi, da un’invasione di locuste, che non invece ha risparmiato l’Egitto. Enormi sciami di questi insetti provenienti dal Sud Sudan, infatti, hanno invaso l’Egitto arrivando a coprire, come una nube, i quartieri orientali del Cairo.
(Milano/c.g.) – Israele e i Territori Palestinesi sono stati solo lambiti, nei giorni scorsi, da un’invasione di locuste, che non ha risparmiato l’Egitto. Enormi sciami di questi insetti provenienti dal Sud Sudan, infatti, hanno invaso l’Egitto arrivando a coprire, come una nube, i quartieri orientali del Cairo (Muqattam e Nuovo Cairo).
Secondo gli esperti, le locuste migrano solitamente in due momenti: alla fine dell’inverno e all’inizio dell’estate, periodi nei quali si accoppiano e depongono le uova. Questa volta, però, il fenomeno è stato per dimensioni molto più pesante del consueto: l’Egitto è stato invaso da 40 milioni di locuste, che hanno devastato prima i villaggi della regione di Qena, a 600 chilometri dal Cairo, e la città di Zaafarana, sul Mar Rosso, a 200 chilometri a est del Cairo. La Fao, l’Agenzia per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite, ha istituito fin dagli anni Sessanta una ramificata struttura operativa che si occupa dell’«emergenza locuste», informando con largo anticipo dell’arrivo degli insetti i Paesi coinvolti: in particolare, all’emergenza di quest’anno sta lavorando la Commissione per il controllo delle locuste del deserto delle regioni centrali (area che comprende Bahrain, Gibuti, Egitto, Eritrea, Etiopia, Iraq, Giordania, Kuwait, Libano, Oman, Qatar, Arabia Saudita, Sudan, Siria, Emirati Arabi e Yemen). Secondo la Fao, tuttavia, la corsa verso nord delle locuste è terminata: il vento che spira da nord in questi giorni impedirà infatti agli insetti di raggiungere le regioni centrali di Israele, Palestina e Giordania.
Il ministero dell’Agricoltura dell’Autorità Palestinese, ha accertato in effetti l’arrivo di piccoli sciami di parassiti sulla Striscia di Gaza, nella località di Abasan, vicino a Khan Younis, reputandoli però innocui per la produzione agricola. Le autorità israeliane hanno fatto spargere pesticidi sulle coltivazioni meridionali del deserto del Neghev.
In Israele, scampato il pericolo, le poche locuste arrivate sono diventate quasi un fatto di costume: essendo insetti kosher, della cui commestibilità parla anche la Bibbia, non sono stati pochi i religiosi ortodossi che hanno pensato di raccoglierle per mangiarle arrostite secondo le usanze della tradizione.
L’ultima drammatica invasione di locuste che si ricordi in Egitto fu nel 2004, quando gli agricoltori di 15 dei 27 governatorati vennero messi a dura prova dall’arrivo degli insetti. «Questa volta il danno alla coltivazione di grano del nostro Paese dovrebbe però essere limitato – ha spiegato Mohamed al-Nahrawi, dell’istituto di ricerca agricola del Cairo, al quotidiano copto egiziano al Watani – poiché le locuste che ci hanno invaso sono in quella fase della loro vita in cui non si sfamano delle spighe, ma depongono le uova. Questo significa però che in futuro l’Egitto potrebbe sperimentare, a causa del dischiudersi di queste uova, nuove invasioni di locuste».