(Roma/e.p.) – Papa Benedetto XVI ha annullato il progetto di inviare in Siria una delegazione di vescovi del Sinodo appena svoltosi in Vaticano. Manifesterà invece la sua solidarietà tramite il cardinale Robert Sarah, che incontrerà in Libano alcuni membri della Chiesa siriana e di vari organismi umanitari.
Parlando questa mattina, al termine dell’Udienza generale settimanale in piazza San Pietro, il Papa ha detto che a causa di «diverse circostanze» l’annunciata delegazione vaticana non potrà realizzare la missione di pace che era stata immaginata. Il Pontefice ha perciò chiesto al cardinal Robert Sarah, presidente del Pontificio consiglio Cor Unum, che è appena giunto in Libano, di incontrare alcuni sacerdoti e fedeli delle Chiese in Siria, insieme agli operatori di varie organizzazioni umanitarie cattoliche che danno assistenza agli sfollati in fuga dalle zone stravolte dagli scontri armati.
Il cardinale recherà anche un milione di dollari destinati agli aiuti. Spiegando il proprio stato d’animo, Ratzinger ha detto: «Continuo a seguire con particolare apprensione la tragica situazione di violenza in Siria, dove non cessa il rumore delle armi e aumenta ogni giorno il numero delle vittime e l’immane sofferenza della popolazione, in particolare di quanti hanno dovuto lasciare le loro case».
Il cardinal Sarah si tratterrà in Libano da oggi al 10 novembre. Durante il suo soggiorno, ha spiegato il Papa, il porporato africano «visiterà alcuni rifugiati provenienti da tale Paese e presiederà una riunione di coordinamento delle istituzioni caritative cattoliche, alle quali la Santa Sede ha chiesto un particolare impegno in favore della popolazione siriana, sia dentro che fuori del Paese».
«Mentre elevo la mia preghiera a Dio – ha soggiunto Benedetto XVI –, rinnovo l’invito alle parti in conflitto e a quanti hanno a cuore il bene della Siria a non risparmiare alcuno sforzo nella ricerca della pace e a perseguire, attraverso il dialogo, le strade che portano ad una giusta convivenza, in vista di un’adeguata soluzione politica del conflitto. Dobbiamo fare tutto il possibile, perché un giorno potrebbe essere troppo tardi».
Da parte sua, il direttore della sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, in una nota ha spiegato che la missione del cardinal Sarah si prefigge di mostrare «la sentita partecipazione della Santa Sede e della Chiesa intera al processo di ricerca della pace, esprimendo la vicinanza della Chiesa universale alla popolazione messa a dura prova e rafforzando gli sforzi umanitari della Chiesa cattolica nella regione».
A questo scopo mira anche la donazione di un milione di dollari da parte del Sinodo dei vescovi, con un consistente contributo personale del Papa. «La Santa Sede – ha osservato Lombardi – confida che questa iniziativa umanitaria ed ecclesiale, aiuti ad alleviare le condizioni di coloro che soffrono per la crisi in atto e spinga le parti coinvolte nel conflitto, e tutti coloro che hanno a cuore la Siria, a cercare una giusta e pacifica soluzione».