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Baghdad, musica per gli orfani

Terrasanta.net
3 agosto 2012
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Baghdad, musica per gli orfani
Alcuni giovani iracheni nella scuola di musica del maestro Karim Wasfi.

La musica classica viene in soccorso degli orfani iracheni. Karim Wasfi, ex direttore dell’Orchestra sinfonica nazionale irachena, nel 2007 Wasfi ha fondato la sua scuola, la Casa della musica, nella quale offre ai giovani l'insegnamento di molti strumenti. Ora ha aperto le porte, gratuitamente, anche a 25 ragazzi provenienti da vari orfanotrofi.


(Milano/c.g.) – La musica classica viene in soccorso degli orfani iracheni. Karim Wasfi, ex direttore dell’Orchestra sinfonica nazionale irachena, è il protagonista di un progetto di aiuto ai ragazzi in difficoltà. Nel 2007 Wasfi ha fondato la sua scuola, la Casa della musica, nella quale offre ai giovani l’insegnamento di molti strumenti propri della cultura musicale occidentale e orientale. Ora, secondo quanto racconta Al Arabiya, per iniziativa dell’ex-direttore viene offerta gratuitamente a 25 ragazzi provenienti dagli orfanotrofi iracheni la possibilità di cimentarci nella musica. Per catturare l’attenzione, Wasfi ha iniziato a distribuire cappellini e magliette ai ragazzi che, dopo la caduta del regime di Saddan Hussein nel 2003, hanno perso uno o entrambi i genitori a causa della guerra. Poi ha iniziato a far loro conoscere gli strumenti musicali, spiegandone la storia e il funzionamento, perché nascesse in loro il desiderio di suonare.

Diversi dei ragazzi che hanno accettato di seguire i corsi hanno un passato estremamente difficile, avendo vissuto per strada come mendicanti, dopo aver perso i genitori. La speranza di Wasfi è che qualcuno di loro possa un giorno diventare concertista: «Noi offriamo un luogo dove suonare, l’uso degli strumenti musicali, la possibilità di esercitarsi  – spiega Wasfi -. Gli studenti qui sono protetti e sicuri e coltivano una speranza concreta per il loro futuro. Inoltre possono fare l’esperienza di suonare in un’orchestra; mentre prima, l’esperienza era quella di chiedere l’elemosina». Nel breve termine, continua l’ex-direttore, la musica costituisce comunque un aiuto per i ragazzi e giova al comportamento: «Insegniamo loro – prosegue Wasfi – la cosiddetta etichetta: cosa significhi essere bravi cittadini, comportarsi educatamente con gli altri. Oltre alla musica apprendono pure i valori positivi della nostra tradizione».

Entusiasta della sua prima esperienza di musica classica, Abbas Thaer, un orfano di quindici anni che frequenta la scuola, spera un giorno di poter fare il concertista e viaggiare il mondo: «Attraverso la musica puoi esprimere tutte le tue emozioni – racconta Thaer -. La musica ti smuove dentro. Io e i miei amici ne abbiamo fatto esperienza. Speriamo tutti che i nostri sogni possano diventare realtà e che, se Dio vuole, possiamo viaggiare e vivere una vita felice come ci ha detto il nostro insegnante».

Wasfi ha spiegato di aver avuto l’idea di utilizzare la musica per gli orfani, avendo conosciuto l’esperienza dell’orchestra venezuelana El Sistema, un programma di educazione musicale ideato a metà degli anni Settanta del secolo scorso da José Antonio Abreu, politico, economista e pianista, che ha formato alla musica migliaia di giovani venezuelani, spesso provenienti da contesti di estrema povertà.

L’Orchestra sinfonica nazionale irachena, di cui Wasfi è stato direttore, è un’istituzione fondata del 1948. Dal 2003, con la caduta di Saddam Hussein, versa in gravi difficoltà, ma cerca di resistere. Nel 2010 aveva all’attivo 90 musicisti e la speranza è di accrescere questo numero grazie al ritorno in patria dei musicisti fuggiti a causa della guerra.

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