Assisi, 1209. Francesco parte per Roma e si reca da Papa Innocenzo III per chiedergli l’approvazione del suo modo di vivere evangelico, e per realizzare, insieme ai suoi primi compagni, una vita fondata sulla sequela di Cristo. Non passa molto che tempo che Chiara degli Offreducci, figlia di una nobile e ricca famiglia di Assisi, si presenta al Poverello chiedendogli insistentemente di seguire la stessa vita. Nella notte seguente la domenica delle Palme, tra il 27 e il 28 marzo 1211, nella chiesetta della Porziuncola (secondo alte fonti era il 18/19 marzo 1212), lo stesso Francesco taglia i capelli a Chiara, come segno di consacrazione a Dio. Da quell’episodio lontano nel tempo, sono ormai trascorsi otto secoli.
Da allora le sorelle e figlie di santa Chiara (le Clarisse) si sono diffuse in molti Paesi del mondo, con oltre un migliaio di monasteri e monache di varie lingue e nazionalità, tutte affascinate dalla proposta di vita di Chiara che, come Francesco, si era innamorata di Cristo. E di uno stile fraterno basato sulla sua Parola e su nient’altro che il Suo amore. Anche in Terra Santa, come in altre regioni del mondo, la presenza clariana si è dispiegata con i suoi abbondanti doni di grazia. A Beirut, a Gerusalemme, a Nazaret e ad Alessandria d’Egitto, le sorelle clarisse offrono alle Chiese locali le loro incessanti preghiere d’intercessione, affiancandosi spiritualmente all’opera dei frati francescani, e testimoniando con la vita uno stile semplice e povero. In questo Dossier abbiamo chiesto alla comunità di Gerusalemme di raccontare la propria storia e la propria esperienza. E abbiamo visitato i monasteri di Beirut e Alessandria: realtà toccate dalle tante turbolenze del Medio Oriente, ma che continuano ad essere, nel segno di Chiara, oasi di pace, accoglienza e preghiera (g.c.)
(Questo testo è l’Introduzione al Dossier di 16 pagine pubblicato nella versione di Terrasanta su carta)
Clicca qui per il programma della novena della solennità di santa Chiara 2012 con la chiusura dell’Anno clariano ad Assisi.