In concomitanza con la nomina di mons. Moussa El-Hage ad arcivescovo maronita di Haifa e Terra Santa ed esarca patriarcale di Gerusalemme, Palestina e Giordania, c'è un altro ecclesiastico maronita che lascia la Giordania alla volta dell'Egitto. È mons. Georges Chihane, salutato con un messaggio caloroso dall'Assemblea degli Ordinari cattolici di Terra Santa.
(Milano/g.s.) – In concomitanza con la nomina – resa nota alcuni giorni fa – di mons. Moussa El-Hage ad arcivescovo maronita di Haifa e Terra Santa ed esarca patriarcale di Gerusalemme, Palestina e Giordania, anche un altro ecclesiastico maronita è stato promosso alla dignità vescovile. È il corepiscopo (un titolo onorifico in uso tra il clero e tipico delle Chiese orientali) Georges Chihane, che per mesi in Terra Santa ha svolto le funzioni di amministratore patriarcale delle due giurisdizioni ora affidate a mons. El-Hage.
Dunque mentre quest’ultimo arriva, mons. Chihane parte. Andrà in Egitto dove lo attende il ministero di vescovo dell’eparchia (diocesi) del Cairo e del Sudan dei Maroniti.
Georges Chihane è nato in Libano nel 1953. Appartiene al clero della diocesi di Jounieh ed è stato ordinato prete nel 1979. Ha studiato catechetica all’Institut Catholique di Parigi e ricoperto vari incarichi pastorali in diocesi. Nel 1997 viene trasferito in Giordania, dove è stato fino ad oggi parroco ad Amman, nonché cappellano del Cammino Neocatecumenale.
In vista della sua partenza, i vescovi e ordinari cattolici della Terra Santa hanno indirizzato al loro confratello un messaggio di rallegramento e di gratitudine per «il suo zelo pastorale, il suo amore alla Chiesa e la sua vicinanza al popolo».