Questo pomeriggio a San Pietroburgo l'apposito comitato dell'Unesco ha incluso la basilica della Natività di Betlemme nella lista dei siti considerati Patrimonio mondiale dell'Umanità. Tra i 21 Stati membri chiamati ad esprimersi, in 13 hanno votato a favore. Un successo della diplomazia palestinese.
(Milano/g.s.) – Questo pomeriggio a San Pietroburgo, in Russia, nel corso della 36.ma sessione del Comitato per il Patrimonio mondiale dell’Umanità, la basilica della Natività di Betlemme è stata inclusa nella lista dei siti sottoposti a particolare protezione da parte dell’Unesco, l’agenzia delle Nazioni Unite per l’istruzione, la scienza e la cultura.
Hanno votato a favore 13 dei 21 Stati membri del Comitato chiamato ad esprimersi (Algeria, Cambogia, Colombia, Emirati Arabi Uniti, Estonia, Etiopia, Francia, Germania, Giappone, India, Iraq, Malaysia, Mali, Messico, Qatar, Russia, Senegal, Serbia, Sud Africa, Svizzera, Thailandia). Sei i voti contrari, due gli astenuti.
La basilica della Natività e l’itinerario che i pellegrini giunti a Betlemme compiono per raggiungere il suo sagrato sono così il primo sito palestinese ad ottenere la speciale protezione dell’Unesco.
La «Convenzione riguardante la protezione del patrimonio mondiale culturale e naturale» è un patto internazionale adottato dalla Conferenza generale dell’Unesco nel 1972 (quest’anno compie dunque quarant’anni). Si fonda sul principio che alcuni luoghi sulla Terra spiccano per il loro valore universale e dovrebbero quindi essere considerati parte del patrimonio comune del genere umano.