Storie, attualità e archeologia dal Medio Oriente e dal mondo della Bibbia

La storia di Gerusalemme in un atlante

Terrasanta.net
28 giugno 2012
email whatsapp whatsapp facebook twitter versione stampabile

Chi ama Gerusalemme e la sua storia non può privarsi di questo libro, pubblicato in Italia lo scorso anno. L'opera è preziosa, come ogni buon atlante, più per l’apparato iconografico e cartografico che per la parte testuale, per forza di cose molto sintetica. L’archeologo israeliano Dan Bahat, che ne è l'autore, a Gerusalemme è nato e cresciuto e della città antica conosce ogni pietra.


(g.s.) – Lo diciamo senza esitazione: chi ama Gerusalemme ed è appassionato alla sua storia non può privarsi di questo atlante, pubblicato in Italia lo scorso anno. Il volume è prezioso, come ogni buon atlante, più per l’apparato iconografico e cartografico che per la parte testuale, per forza di cose molto sintetica (l’arco di tempo preso in esame è d’altronde amplissimo: dal 1.000 a.C. fino ai giorni nostri).

L’autore, Dan Bahat, a Gerusalemme è nato e cresciuto. Della città antica conosce ogni pietra, essendo stato per anni, come archeologo, supervisore degli scavi nell’area urbana.

Egli stesso spiega così l’intento dell’opera, pubblicata per la prima volta in ebraico e inglese nel 1989: «I dati relativi a Gerusalemme nei vari periodi della sua storia sono tali e tanti da non poter entrare tutti in un unico atlante, per quanto corposo possa essere. Tuttavia lo scopo di un atlante è quello di presentare le situazioni e gli avvenimenti principali, possibilmente in forma grafica e cartografica. È ciò che abbiamo cercato di fare in questa pubblicazione: mostrare i vari periodi della storia di Gerusalemme in modo comprensibile, conciso e popolare, ma al tempo stesso scientificamente corretto, evitando un ingombrante apparato scientifico» (dalla Prefazione).

Giunto alla terza edizione lo scorso anno, il volume è ancor oggi richiesto in atenei di varie parti del mondo per lo studio della Città Santa.

L’ideale sarebbe poterselo infilare in valigia in occasione di un soggiorno di qualche giorno a Gerusalemme e utilizzarlo, insieme a una buona guida, per meglio conoscere la città. Sarà tuttavia apprezzato anche da chi, a casa propria, voglia meglio attrezzarsi in vista di un futuro pellegrinaggio, oppure intenda ritornare con più calma su ciò che ha visto e toccato in un viaggio, magari troppo rapido, in questa città unica al mondo.

La voce di un silenzio sottile
Johannes Maria Schwarz

La voce di un silenzio sottile

Un cercatore di Dio racconta
Il giardino segreto
Roberta Russo

Il giardino segreto

L’Albero del Natale e gli altri simboli della tradizione
David Maria Turoldo
Mario Lancisi

David Maria Turoldo

Vita di un poeta ribelle