Nel capoluogo lombardo, dal 30 maggio al 2 giugno, si svolgerà il settimo Incontro mondiale delle famiglie (www.family2012.com). Sarà un’occasione di confronto e dialogo sulle questioni e i problemi che oggi toccano la famiglia nella sua vita quotidiana, ma anche l’opportunità di annunciare oggi più che mai la bellezza di vivere il cristianesimo all’interno della chiesa domestica che è la famiglia.
In questo cammino verso l’evento che si chiuderà con la grande celebrazione alla presenza di Papa Benedetto XVI, come non guardare alla famiglia di Nazaret come esempio e guida? «Gesù – ha ribadito il Papa nell’Angelus del 28 dicembre scorso – ha voluto nascere e crescere in una famiglia umana; ha avuto la Vergine Maria come mamma e Giuseppe che gli ha fatto da padre; essi l’hanno allevato ed educato con immenso amore».
Una famiglia che è «come tutte, modello di amore coniugale, di collaborazione, di sacrificio, di affidamento alla divina Provvidenza, di laboriosità e di solidarietà, insomma, di tutti quei valori che la famiglia custodisce e promuove, contribuendo in modo primario a formare il tessuto di ogni società».
«Al tempo stesso, però, – prosegue il Santo Padre – la Famiglia di Nazaret è unica, diversa da tutte, per la sua singolare vocazione legata alla missione del Figlio di Dio». Ed è a questa unicità che l’evento di Milano ci richiama in maniera specifica: il saper guardare con fede e disponibilità «l’orizzonte di Dio, il primato dolce ed esigente della sua volontà, la prospettiva del Cielo al quale siamo destinati».