Al-Liqa, dialogare tra credenti in Palestina
«Il centro Al-Liqa nasce dall’iniziativa di un gruppo di cristiani di Betlemme – ha raccontato Geries Khoury ai volontari presenti alla Giornata del 22 ottobre – che, tra gli anni Settanta e Ottanta, iniziarono a vedere il moltiplicarsi in Palestina e in tutto il Medio Oriente di inquietanti episodi di fondamentalismo religioso. Per questo, nel 1982 un gruppo di cristiani e musulmani di Betlemme decise di fondare il centro Al-Liqa, che in arabo significa “L’incontro”. Il riferimento è innanzitutto all’incontro più importante, quello tra Dio e l’uomo, che è avvenuto proprio in Palestina e che rende possibile la comunicazione tra gli uomini». L’obiettivo del centro è quello di animare il dialogo tra cristiani, musulmani ed ebrei, attraverso incontri, scambio e la pubblicazione di documenti. E di far crescere la comunità cristiana, nella capacità di vivere la fede.
«Ogni anno organizziamo un convegno di tre giorni – racconta Khoury – dedicato alla cosiddetta teologia “contestuale”, ovvero alla teologia calata nel contesto palestinese, che rimane un doloroso ambito di conflitto e occupazione. Ragionare secondo una teologia contestuale per noi significa scoprire, cosa significhi, ad esempio, essere figli dello stesso padre Abramo con il popolo ebraico, in un contesto politico come il nostro. Poterlo capire e poterlo spiegarlo anche ai nostri connazionali musulmani, per noi è importante».