Domenica 16 ottobre, in tutte le loro chiese, i fedeli cattolici egiziani pregheranno per le vittime degli incidenti di domenica scorsa al Cairo e per la pace e la prosperità della propria patria. Lo ha disposto il patriarca dei copti cattolici, il card. Antonios Naguib, in un appello indirizzato ai propri fedeli e a tutta la nazione. Ve ne proponiamo il testo integrale.
Domenica 16 ottobre, in tutte le loro chiese, i fedeli cattolici egiziani pregheranno per le vittime degli incidenti di domenica scorsa al Cairo e per la pace e la prosperità della propria patria. Lo ha disposto il patriarca dei copti cattolici, il card. Antonios Naguib, in un appello indirizzato ai propri fedeli, ma anche a tutti i connazionali, ieri. Lo riproponiamo integralmente all’attenzione dei nostri lettori.
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Appello della Chiesa cattolica d’Egitto
«Siate lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera… Non rendete a nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti a tutti gli uomini. Se possibile, per quanto questo dipende da voi, vivete in pace con tutti… Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il male» (Rm 12,12–21). Con queste raccomandazioni di San Paolo Apostolo, cerchiamo la nostra strada, in questo tempo in cui è difficile avere una visione chiara del presente e del futuro.
Con i cuori feriti, ci uniamo a tutte le forze nazionali sincere e responsabili del presente e del futuro del nostro amato paese, per manifestare il nostro profondo dolore, davanti agli eventi sanguinosi subiti da figli e figlie sinceri, che hanno voluto contribuire al cammino democratico del Paese con manifestazioni pacifiche, come centinaia di altri gruppi di cittadini. Purtroppo, questo è terminato con la morte violenta di 22 copti e 3 soldati, e con 329 feriti, secondo le dichiarazioni ufficiali. Noi preghiamo per il riposo delle anime dei defunti, per la rapida guarigione dei feriti e per la consolazione delle loro famiglie. Chiediamo che tutte le Sante Messe e tutte le preghiere di domenica 16 ottobre siano consacrate per queste intenzioni. Ci siamo anche uniti, con la preghiera e con il digiuno, a tutti i cristiani, seguendo l’appello di Sua Santità papa Shenuda III (il patriarca copto di Alessandria – ndr), perché il Signore doni pace al nostro amato Egitto.
Condannando nuovamente ogni atto di violenza e tutti i suoi attori, rivolgiamo un appello ai responsabili perché prendano le misure necessarie e ferme, per garantire la sicurezza, raggiungere soluzioni chiare e stabili per i problemi che causano tensioni e conflitti, rispettare la supremazia della legge nel trattare scontri e crimini, e garantire l’obiettività dei media. Abbiamo piena fiducia che il Consiglio superiore delle forze armate, il governo e la magistratura, siano in grado di guidare il Paese alla stabilità e alla sicurezza, nella garanzia del bene e dell’onore di tutti i cittadini.
A tutti i membri delle nostre Chiese rivolgiamo l’appello a dedicarsi con tutte le loro forze a vivere con spirito di cittadinanza sincera, e di fratellanza benevola, con tutti i fratelli e le sorelle della Patria, e a lavorare con assiduità in tutti i campi e tutte le posizioni. Li chiamiamo anche a partecipare, in Egitto e all’estero, all’azione politica ed elettorale in corso – questo è un dovere sacro, a cui non è permesso di rinunciare – per costruire uno Stato democratico moderno, fondato sulla legge e la cittadinanza completa, e basato sull’uguaglianza, la giustizia e la garanzia della libertà.
Questo, per garantire per l’Egitto un futuro migliore, splendente di speranza e di lavoro, a cui continuiamo a contribuire generosamente, attraverso le nostre istituzioni educative, caritative e di sviluppo, al servizio e per il bene di tutti i cittadini del nostro caro Egitto, fiduciosi nella Provvidenza divina che ci sostiene.
Che il Dio onnipotente e premuroso ci aiuti, per la Sua gloria e per il bene di tutto il Paese, con la benedizione della Santa Vergine Maria, regina della pace.
Kobri-El-Kubbah, 13 ottobre 2011
+ card. Antonios Naguib
patriarca di Alessandria dei copti cattolici
presidente dell’Assemblea
dei patriarchi e dei vescovi cattolici d’Egitto